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Juventus-Fiorentina, Sarri e le polemiche post-Napoli: “Io strumentalizzato. Tifosi arrabbiati? Rispondo così. Emre Can…”

Le dichiarazioni rilasciate in conferenza stampa dal tecnico della Juventus alla vigilia della sfida contro la Fiorentina

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Poco meno di ventiquattro ore e sarà Juventus-Fiorentina, match valido per la 22esima giornata del campionato di Serie A.

Intervenuto in conferenza stampa alla vigilia della sfida in programma domani pomeriggio all'Allianz Stadium (fischio d'inizio alle ore 12.30), il tecnico della Juventus Maurizio Sarri è tornato a parlare delle polemiche post-Napoli relative ad alcune dichiarazioni rilasciate dallo stesso allenatore al termine della partita andata in scena lo scorso weekend al "San Paolo". Di seguito, le sue dichiarazioni.

"Delle polemiche ne so abbastanza poco, mi sembra strano che vengano strumentalizzate certe frasi. Mi sembra normale che uno resti legato a quei ragazzi con cui ho lavorato per tre anni e che mi hanno consentito di arrivare a top club come Chelsea e Juventus. C'è gratitudine perché da lì parte il percorso che ti fa arrivare alla più grande società italiana che è la Juventus. I tifosi juventini si conquistano con i risultati, giustamente dovevano essere arrabbiati perché abbiamo giocato male e perso. Per cosa vorrei essere ricordato quando finirà la mia esperienza alla Juve? Mi piacerebbe vincere qualcosa d'importante. Anche se la Juve è abituata a vincere e difficilmente ci si può far ricordare per le vittorie", ha spiegato Sarri.

NUMERI - "Se può essere un segnale di pancia piena il fatto che abbiamo subito 21 reti, 16 delle quali dopo il nostro vantaggio? Può essere, effettivamente in alcune occasioni siamo andati a calare a livello di intensità dopo il vantaggio, anche se nell'ultimo periodo sembrava una difficoltà superata. Qualcosa in quel senso lì si può fare. Non è semplice quando si parla di situazioni più mentali che tattiche. Come valuto i dati tra le reti fatte e subite? Non sono preoccupato. Abbiamo qualcosa meno in campionato e meglio in Champions e Coppa Italia. Il percorso a livello di risultati è buono, ma abbiamo la sensazione che possiamo fare meglio. Abbiamo partite preoccupanti, che casualmente o no sono arrivate a fine di un ciclo di gare. Questo va monitorato. Dall'arrivo di Iachini la Fiorentina ha dimezzato le reti subite? La Fiorentina si difende con un'attenzione buonissima e ha anche una ripartenza veloce. Dal punto di vista offensivo la capacità dovrà essere quella di muovere la palla più velocemente per evitare traffico. Dietro si dovrà fare attenzione e non perdere le posizioni".

SINGOLI -"Come sta Khedira? Mi sono perso gli ultimi tre-quattro giorni perché ha avuto l'influenza. Sta lavorando a parte, per adesso valutare i tempi è prematuro. Pjanic? Aveva solo una grossa contusione. Ha approfittato per fare delle cure su un problemino che aveva prima. Si è allenato con la squadra ed è disponibile. Se Buffon può giocare domani? Non lo so, sicuramente ne farà tante da quì alla fine. Per adesso giochiamo una volta alla settimana e dunque le rotazioni sono minori. Tridente? Per me ci sono partite che dal punto di vista tattico non possono fare testo, perché quando sei scarico mentalmente va ad influire su tutto. Non possiamo prendere come riferimento partite del genere per giudicare il tridente. Va preso in considerazione il motivo per cui in alcune partite arriviamo scarichi. La stanchezza non può essere un alibi, vuol dire che una condizione mentale non ottimale incide su tutto. Chi giocherà a centrocampo? In alcune partite Matuidi per noi è importante, in altre può giocare Rabiot. Dipende dalle partite che andiamo a giocare. Douglas Costa al posto di un trequartista? Lui può spostare gli equilibri, in due mesi l'obiettivo è farlo diventare importante. L'ipotesi Douglas è da prendere in considerazione sempre".

MERCATO -"Cosa non è andato con Emre Can? Sono situazioni normali. Ho trovato un gruppo di 27 giocatori, se tra questi ce ne sono uno-due che hanno problemi di inserimento in un nuovo contesto mi sembra normale. Le sue qualità non si discutono, in un altro modo di giocare diventa fondamentale. Io non ho chiesto nulla in estate e nulla a gennaio. Questa rosa è forte, devo essere io ad adeguarmi alle caratteristiche della rosa, non si può certo pensare di rivoluzionare un organico", ha concluso Sarri.