Calciomercato Juventus, Zaniolo obiettivo reale di Paratici: la strategia bianconera

Nicolò Zaniolo obiettivo reale della Juventus.

Il gioiello della Roma, autore di una doppietta contro il Porto, che gli ha permesso di diventare il calciatore italiano più giovane di sempre a mettere a segno due reti nella moderna Champions League ed il settimo di sempre dopo Bojan, Raul, Mbappé, Walcott, Rooney e Kluivert, vanta un numero esoso di estimatori in Italia e non. Tra questi, appunto, anche il club di Andrea Agnelli.

A preoccupare la dirigenza giallorossa, che vorrebbe provare a trattenere il giovane talento classe ’99, tanto che starebbe lavorando sul rinnovo del contratto con un sostanzioso adeguamento, la grande intesa creatasi tra Zaniolo, Moise Kean e gli altri compagni di Nazionale juventini: piccoli segnali di richiamo da aggiungere a quelli che filtrano giorno dopo giorno.

L’ex Primavera dell’Inter, non si sottrae all’appeal della Vecchia Signora. Ma il problema vero, adesso come adesso, è legato a una tempistica non ancora definita, strettamente collegata a un ipotetico rinnovo col club di James Pallotta che, a sua volta, si sta giocando con le unghie e con i denti l’accesso al quarto posto, l’ultimo utile per entrare nella prossima Champions League. Una condizione necessaria e sufficiente perché i giallorossi incassino le prime milionate di euro dall’Uefa e provino a trattenere il loro gioiellino.

Il direttore sportivo della Juventus, Fabio Paratici - scrive l'edizione odierna di Tuttosport -, è convinta di avere ottime chance per strappare il talento di Massa alla Roma, perché oltre ad un ingaggio che subirebbe un adeguamento consistente, c’è la logica volontà del diretto interessato di spiccare il volo in futuro. E la società giallorossa, dal canto suo, potrebbe essere costretta a cedere un elemento di valore incassando quanto serve. Nel caso del calciatore, liberato a17 anni con eccessiva leggerezza dalla Fiorentina, il negoziato potrebbe essere imbastito trattando su una base di 50 milioni, col serio rischio di dover spenderne 60 milioni di euro.