Di William Anselmo
primo piano
C’era una volta un uomo fantastico chiamato Zamparini…
L'entusiasmo ha abbandonato il presidente del Palermo, il peso degli anni si fa sentire mentre lui non sembra rendersene conto.
Zamparini è un uomo stanco. Stanco e confuso. Nelle sue recenti apparizioni pubbliche appare visibilmente nervoso, manca di lucidità, è aggressivo. A stento lo si riconosce.
Viso cupo, fatica disegnata sul volto. Appariva così anche ieri sera, impallidito ancor di più dai riflessi della luce di scena durante la diretta di Sportitalia. Ventotto minuti di collegamento in cui il presidente del Palermo forse avrebbe preferito non avere un contraddittorio, e a nulla sono servite le domande dei giornalisti presenti in studio perché lui era lì per raccontare la sua verità, urlandola questa "verità" personalissima.
Sembrava non rendersi conto della storia paradossale che stava raccontando, al punto che quando ha deciso di staccare gli auricolari e lasciare i conduttori in tredici, sono partiti i risolini di scherno e le grasse risate dallo studio. Una scena veramente triste.
Maurizio Zamparini è uno genuino, un uomo d'altri tempi, e mai e poi mai un tempo sarebbe uscito così male da una corrida televisiva. Proprio lui che per anni ha difeso nelle tv il Palermo e i palermitani, oltre che i valori dello sport. Nella diretta di ieri sera il Presidente, invece, è sembrato incredibilmente solo, chiuso nelle sue convinzioni che cozzano con i fatti.
E le sue non erano frasi dette con malizia o con furbizia. No, Zamparini era convinto al 100% di quello che diceva. I suoi occhi erano sinceri, come sempre. Sostenere di non avere colpe nella crisi attuale o che i tifosi lo amano senza riserve però non può non andare in conflitto con la razionalità dei fatti. E più lo si guardava in tv e più i tifosi provavano un misto di incredulità e tenerezza.
Oggi Zamparini sta passando il suo peggior periodo da presidente del Palermo e forse anche come uomo: ha sbagliato quasi ogni mossa, ha distrutto negli ultimi anni le cose grandi che con fatica aveva costruito, è riuscito nell'ardua impresa di trasformare il grande amore dei palermitani in rancore. Un disastro.
I suoi tentativi maldestri di aggiustare le cose si rivelano sempre come peggiori del male. Zamparini non ascolta più. Il presidente dei record, il più grande di tutti, quello che ha fatto piangere di gioia e gratitudine migliaia di palermitani si è perso per strada, come quei fenomeni del calcio a cui non riesce più neanche un dribbling, figuriamoci un gol.
Alla soglia dei 75 anni Zamparini è stanco e ora il Palermo va aiutato da quegli stessi uomini che grazie a lui hanno scoperto quanto è bello piangere di gioia. E' un tentativo che i tifosi devono a lui e al Palermo. In ogni caso, i veri tifosi rimarranno a prescindere dalla categoria, ma almeno con dignità e senza rimpianti.
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Pubblicato da Sportitalia TV su Martedì 8 marzo 2016
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