notizie

Ronaldinho paga una cauzione salata e lascia il carcere dopo un mese: sarà agli arresti domiciliari

Fonte foto: https://twitter.com/g1

Il fuoriclasse brasiliano si trovava in un carcere del Paraguay da un mese

Mediagol52

"di Daniele Castelli 

Ronaldinho lascia il carcere.

Esattamente un mese fa il fuoriclasse brasiliano aveva tentato di entrare in Paraguay con dei passaporti falsi, e per tale ragione era stato fermato ed arrestato dalla polizia locale che lo aveva subito trasferito in un penitenziario doveva aveva anche festeggiato il suo ultimo compleanno e dove si pensava avrebbe trascorso una lunghissima detenzione insieme al fratello e agente, Roberto de Assis.

Oggi pomeriggio il fuoriclasse brasiliano è stato sottoposto ad un'udienza in tribunale ad Asunciòn, la capitale del Paraguay, insieme al fratello anche lui arrestato in data 6 marzo: il processo è stato eseguito in teleconferenza a causa del Coronavirus, diffusosi ormai in larga scala anche in Sud America. Su decisione del giudice Gustavo Amarilla, l'ex giocatore del Milan ha pagato una salatissima cauzione pari ad 1 milione e 600 mila dollari, arrivati da un suo conto personal, per ottenere la possibilità di lasciare il penitenziario e scontare la condanna altrove.

Il giudice Gustavo Amarilla, al termine del processo, ha parlato ai microfoni dei cronisti presenti: "Quando parliamo di cauzione in questo caso, 800.000 dollari americani sono stati pagati da Ronaldinho e altri 800.000 da suo fratello. Questi soldi rimangono una garanzia per il rispetto del processo. Entrambi gli imputati devono accettare le misure precauzionali. Sulla base di una nuova legge, ho fatto in modo che gli avvocati si costituissero nell'Associazione e poi facessero una videochiamata. E' molto importante ribadire che Ronaldinho e suo fratello non possono in alcun modo lasciare il Paraguay, come è stato attualmente stabilito".

I due fratelli trascorreranno il resto della condanna agli arresti domiciliari presso un hotel di Asunciòn, sotto costante sorveglianza e in stanze separate. L'ex Barcellona non dovrà dunque trascorrere la quarantena per l'emergenza Coronavirus in carcere, ma continuerà comunque a scontare la sua pena per il crimine commesso mentre i suoi legali stanno continuando a lavorare per cercare di provare la sua innocenza.

tutte le notizie di