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Lokomotiv Mosca, Joao Mario contro il razzismo: “Un problema culturale. Il caso di Marega…”

SOCHI, RUSSIA - JUNE 30:  Joao Mario of Portugal looks on during the 2018 FIFA World Cup Russia Round of 16 match between Uruguay and Portugal at Fisht Stadium on June 30, 2018 in Sochi, Russia.  (Photo by Francois Nel/Getty Images)

Il centrocampista della Lokomotiv Mosca ha commentato quanto accaduto all'attaccante del Porto

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Fa ancora discutere quanto accaduto a Moussa Marega.

Il razzismo è un gravissimo problema che continua ad affliggere il mondo del calcio, e tutte le squadre del mondo stanno continuando a prendere provvedimenti per cercare di porre fine definitivamente questa piaga: dalla chiusura della curve negli stadi, alle multe fino alla radiazione di alcuni elementi, tutti si stanno muovendo per sradicare questo terribile fenomeno culturale che sta affliggendo lo sport più amato del mondo.

Cinque giorni fa, durante la sfida di campionato tra il Guimaraes e il Porto, l'attaccante francese era stato bersagliato dai beceri cori razzisti dei tifosi avversari, che gli avevano addirittura lanciato contro un seggiolino: il giocatore aveva poi deciso la sfida con un suo gol, e aveva esultato mettendo l'oggetto sulla sua testa. Marega era stato poi ammonito, e dopo quasi 75 minuti di fischi e insulti ha abbandonato il campo di gioco, per poi essere fermato e convinto a restare sul manto erboso dal suo allenatore.

A commentare il triste episodio è intervenuto anche Joao Mario, ex centrocampista dell'Inter e attualmente in forza alla Lokomotiv Mosca, che in quanto portoghese ha molto a cuore le questioni del suo paese e ha invitato il governo ad agire seriamente per porre fine agli episodi di razzismo come quello di domenica scorsa. Queste le sue dichiarazioni rilasciate ai microfoni di EFE, la più importante agenzia di stampa spagnola: "Quest'ultimo caso è stato, quello di Marega, è stato molto brutto. Si parla molto ma non si fa nulla, se non viene intrapresa alcuna azione, queste situazioni non finiranno mai. Il razzismo è un problema culturale, succede sempre negli stessi posti e negli stessi paesi, non solo nel mondo del calcio, perché tali situazioni non possono essere consentite".