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Serie A, si va verso la ripresa: ipotesi quarantena di una settimana per squadre con casi di contagio

I medici di Serie A e il Cts avrebbero raggiunto un accordo per cui in caso di positività di un giocatore tutta la squadra andrà in quarantena, ma soltanto per una settimana

Mediagol22

La Serie A si prepara alla ripresa.

Il ministro dello Sport, Vincenzo Spadafora, ha confermato quest’oggi la volontà del Governo di riprendere i campionati professionistici di calcio dopo lo stop forzato causato dall’emergenza Coronavirus. Gli interrogativi in merito al protocollo sanitario per la ripresa, che dovrebbe mettere d’accordo il Cts, i vertici del calcio e i diversi club, sono tuttavia ancora tanti. È necessario ridurre ai minimi termini i rischi di contagio, ma allo stesso tempo nell’eventualità in cui si registri una positività un blocco generale della competizione avrebbe gravi conseguenze.

Gli esponenti del calcio italiano, in questi giorni, hanno dunque a lungo discusso se avviare una ripresa sul modello della Bundesliga, per cui in caso di contagio soltanto il giocatore in questione dovrebbe essere posto in quarantena, oppure se seguire le originarie direttive del Cts, secondo cui tutta la squadra verrebbe messa in isolamento e, dunque, non potrebbe per quattordici giorni prendere parte al campionato. Poche ore fa, tuttavia, secondo quanto riportato da SportMediaset, sarebbe emersa una nuova ipotesi, a metà tra le altre due. I medici delle squadre di Serie A e il Cts avrebbero così raggiunto l’accordo. L’idea prevede che, in caso di positività di uno dei tesserati, tutto il gruppo debba affrontare la quarantena, ma soltanto per una settimana. Una soluzione che eviterebbe stop prolungati.

L'ufficialità del provvedimento e la conseguente ratifica del nuovo protocollo, ad ogni modo, non avverrà prima del 28 maggio. In tale data, infatti, come rivelato dal ministro dello Sport, si valuteranno le reali possibilità di ripartenza del campionato.