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FIGC, Gravina risponde a Spadafora: “Quarantena morbida? Cts ha dato l’ok, non indietreggeremo”

Gabriele Gravina risponde a Vincenzo Spadafora sul tema quarantena

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Il nodo "quarantena" è ancora da sciogliere.

Il Comitato tecnico-scientifico del Governo ha accolto la richiesta della FIGC per una quarantena “morbida”. Nel caso in cui si dovesse registrare un positivo all’interno della rosa, dunque, non sarebbe messa in isolamento per due settimane l’intera squadra, bensì soltanto il giocatore. Il Ministro dello Sport, quest'oggi, ha tuttavia ricordato che al fine di procedere con tale meccanismo bisognerà emanare una nuova norma. I tempi però non sarebbero sufficienti affinché questa possa entrare in vigore entro il 20 giugno, data nella quale riprenderà il campionato di Serie A.

Gabriele Gravina, numero uno della FIGC, in un'intervista rilasciata a Porta a Porta che andrà integralmente in onda questa sera, ha commentato le dichiarazioni del Ministro dello Sport in merito al complesso tema relativo alla quarantena da effettuare in caso di contagio di un tesserato.

"Non conosco - dice - i dettagli della novità di oggi ma da quel che so il Comitato tecnico-scientifico ha dato parere favorevole: siamo fiduciosi che l’interpretazione possa essere autentica, crediamo che oggi sia possibile applicare quello che i consulenti del Governo hanno deciso nella riunione dell’altro giorno. L’auspicio è che in tempi rapidi la questione possa essere risolta, perché è un problema. Da parte nostra, non abbiamo mai sostenuto che la quarantena deve essere eliminata, infatti è stata confermata. La differenza è che i calciatori vanno in ritiro e sono sottoposti a tampone in continuazione. Certamente giocheremo perché non abbiamo nessuna intenzione di indietreggiare, dobbiamo continuare ad essere in linea con quella che è la politica internazionale".