La speranza di Vincenzo Spadafora.
serie a
Serie A, l’annuncio di Spadafora: “Partite in chiaro? Complesso, ma siamo a buon punto”
Vincenzo Spadafora sulle partite di Serie A in chiaro
La ripresa del calcio italiano fino a questo momento non ha avuto alcun intoppo: la scorsa settimana sono andate in scena i due ritorni delle semifinali di Coppa Italia, che hanno visto trionfare Juventus e Napoli, le due squadre qualificatesi per la finale di mercoledì 17 giugno.
Intanto il Governo italiano sta continuando a dialogare con le emittenti tv per comprendere se sarà possibile trasmettere le gare di Serie A in chiaro, in modo che tutti possano godere dello spettacolo del calcio fermo per più di tre mesi. A spiegare la situazione è intervenuto il ministro per le politiche giovanili e lo sport, Vincenzo Spadafora, che durante una diretta sul proprio profilo Facebook ha confermato la sua intenzione di trovare un accordo con Sky e DAZN:
"Grazie ad un bel lavoro fatto siamo a buon punto. Ovviamente non tutte le partite potranno esserlo, ma lavoriamo per trovare un accordo che metta insieme tutto. Non è semplice, Sky detiene i diritti, le partite in chiaro non sono mai state assegnate a nessuno. Poi ci sono Rai, Mediaset, Dazn... E' una partita complessa ma ci stiamo riuscendo".
Infine, sulla ripresa del calcio amatoriale: "Non prendete ad esempio la Serie A, la FIGC ha adottato un protocolloestremamenterigido, che mette in isolamento tutta la squadra. Cosa che ovviamente non può succedere per una partita amatoriale. La Serie A comprende poche centinaia di persone che sono in isolamento totale grazie al protocollo FIGC. Non esistono altre circostanze in cui il distanziamento non deve essere rispettato. Se ci sono assembramenti è perché ci sono persone irresponsabili. Prima ricevevo messaggi per far ripartire il campionato, ora ricevo messaggi contrari. La Serie A è ripartita perché parliamo di 20 squadre che possono stare in isolamento e adottare protocolli sanitari che non si possono usare nelle partite amatoriali di qualsiasi sport. Non è vero che non ritengo certe realtà importanti, io ho sempre spinto per lo sport di base tanto da essere fortemente attaccato dal mondo del calcio. E' paradossale che adesso venga additato di essere contro lo sport di base e amatoriale".
© RIPRODUZIONE RISERVATA