Guglielmo Stendardo dice la sua in merito alla possibilità di riprendere i campionati.
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Coronavirus, Stendardo: “Ripresa calcio segnale importante, serve decreto-legge ad hoc come vaccino”
Le dichiarazioni rilasciate dall'ex calciatore Guglielmo Stendardo in merito alla ripresa del calcio a fronte dell'emergenza Coronavirus
Ieri è formalmente iniziata in Italia la “fase 2” dell’emergenza Covid-19. Il Governo, in vista di un periodo di convivenza con il virus, ha compiuto, in questi giorni, piccoli passi verso la riapertura, anche nei confronti del mondo dello sport. Sarà possibile infatti svolgere attività fisiche individuali, mentre per quelle di gruppo si dovrà ancora aspettare fino al 18 maggio. I club, tuttavia, potranno ritornare in campo, esclusivamente per delle sedute di allenamento individuali, al fine di iniziare la preparazione in vista di una possibile ripresa del campionato.
L'ex difensore di Lazio e Atalanta, intervenuto ai microfoni di Radio Bianconera, ha parlato dell'importanza che avrebbe la ripresa della Serie A per l'economia italiana: "Il calcio - dice Stendardo - non ha soltanto un ruolo sociale, ma anche un ruolo economico. Sarebbe importante dare un segnale di risveglio, ovviamente nella massima sicurezza non solo per i calciatori ma per tutti gli addetti ai lavori. Sarà importante anche dal punto di vista giuridico per la questione relativa ai contratti. C’è da risolvere anche la diatriba tra la Lega e Sky, tutti temi che saranno protagonisti nei prossimi giorni. La Serie A ha il diritto e il dovere di provare a finire il campionato, ma è anche indispensabile pensare a un piano B. In un momento drammatico, la nostra bussola dovrebbe essere la Costituzione. Servirebbe un decreto-legge ad hoc che funga da vaccino per tutto il calcio".
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