Mediagol
I migliori video scelti dal nostro canale

L'INTERVISTA ESCLUSIVA

Cittadella, il dg Marchetti-Mediagol: “Mercato? Se facciamo come il Palermo moriamo”

Cittadella Palermo Marchetti
L'intervista esclusiva concessa da Stefano Marchetti, direttore generale da oltre vent'anni del Cittadella, alla redazione di Mediagol.it.
⚽️

Il match d'alta quota tra Cittadella e Palermo, oggi, aprirà il girone di ritorno del corrente campionato di Serie B. Il turno numero venti arriva dopo la lunga sosta natalizia. Dinamiche di campo e classifica che si intersecano con gli scenari legati al mercato invernale, con i direttori sportivi dei club impegnati a rifinire e potenziare gli organici a disposizione dei rispettivi allenatori nel corso della consueta sessione di gennaio. Proprio di questo tema e di tanto altro, il direttore generale dei veneti StefanoMarchetti, ha parlato nel corso dell'intervista esclusiva concessa alla redazione di Mediagol.it.

Intervista realizzata da Anthony Massaro

MERCATO - "Il Cittadella per essere soddisfatto in questo mercato, deve cercare di non alterare un equilibrio di un gruppo che sta facendo bene. Rimanere così sarebbe la cosa più importante per me. Senza fare uscite e senza fare entrate. Se il mercato fosse già finito sarei l'uomo più felice del mondo. Miei giocatori disturbati da questa finestra invernale? Mi auguro di no, credo che in questo momento, per i giocatori del Cittadella non c'è un luogo migliore. Oggi per questi ragazzi, che stanno facendo la B al primo anno o per la prima volta da protagonisti, andare a cambiare sarebbe un grosso pericolo".

INVESTIMENTI MINIMI E GRANDI RISULTATI - "E' da vent'anni che partiamo come gli ultimi del monte ingaggi e dei valori sulla carta. Non è una novità, da quando sono qui (dal 2005) la situazione è questa. E' una bella soddisfazione, ma lascia il tempo che trova. Fa piacere, più che questo, il discorso tecnico. Quello di fare bene sul campo, senza considerare ingaggi vari. A me interessa il rettangolo verde, la linea economica da vent'anni non cambia".

EDOARDO GORINI - "Non è solo Gorini che sta facendo un percorso, tutto lo staff è compreso in questo tipo di scelta. Ho visto in loro delle qualità umane, oltre che tecniche. Un senso di appartenenza forte verso il Cittadella. Anche questa è una scuola di pensiero. Gli allenatori vanno costruiti, fatti crescere. Chi meglio di ex giocatori del Cittadella, che hanno vestito questa maglia per tanti anni e possono portare avanti le idee di questo club. E' una scelta ponderata, studiata. Gorini ha fatto il secondo a Foscarini prima e Venturato poi per tanti anni. Quindi, dopo diverse stagioni da secondo, abbiamo ritenuto fosse pronto in termini di esperienza. E' supportato da tutto lo staff, reduce dallo stesso percorso. Mi sembrava una cosa quasi naturale".

RENDIMENTO DELLA ROSA - "Nessuno ha deluso le aspettative! Anche chi non sta giocando sta dando un grande contributo, in questo momento. Il gruppo in toto mi sta dando grandi soddisfazioni. Ripeto, è un gruppo coeso dal primo giorno di ritorno. Siamo al giro di boa e tutti hanno portato un contributo importante per essere dove siamo. L'importante adesso è confermarsi. L'obiettivo che dobbiamo avere è questo. Il girone di ritorno sarà molto diverso e molto più difficile"

SOGNO SERIE A - "Difficile dirlo. Io dico che è difficile ma non impossibile. Abbiamo raggiunto due finali, quindi, se ci siamo riusciti in passato, tutto può succedere. Per un motivo o per un altro, in A non ci siamo mai andati. Prima ci andò l'Hellas Verona e poi il Venezia. Qualcosa ci è mancato. Oggi l'obiettivo è salvarsi. Se ci saremo salvati in fretta, l'obiettivo sarà entrare ai playoff. Andiamo di step in step, come abbiamo sempre fatto. Farei ragionamenti di partita in partita. Come prima cosa affrontiamo il Palermo al 100%, poi vediamo sempre al breve termine".

POSSIBILITA' FUTURE DI ALZARE L'ASTICELLA - "Il Cittadella può costruire squadre che possano dichiaratamente competere per la Serie A? No! Il Cittadella non farà mai questo, non è il nostro modo di ragionare. Noi ci dobbiamo sempre rinnovare. Quest'anno abbiamo circa diciassette giocatori, non possiamo fare come il Palermo o la Sampdoria. Non siamo una piazza così. Facciamo calcio a nostro modo, senza cambiare la nostra identità. Il giorno che la cambieremo sarà l'inizio della fine. Se facciamo come sappiamo, abbiamo la possibilità di avere un buon futuro, se il Cittadella vuole fare il Palermo è destinato a morire nel giro di pochissimo tempo. Il Cittadella resterà il Cittadella".

DISCORSI DI MERCATO CON IL PALERMO - "Non lo so se ci saranno confronti. Spero di no! Credo che il Palermo abbia un organico forte e noi vogliamo rimanere così. Quindi non credo che ci saranno confronti tra le due società, non ne vedo il motivo. Ma tutto può succedere".

 

 

tutte le notizie di

Se vuoi approfondire tutte le tematiche sul mondo Palermo senza perdere alcun aggiornamento, rimani collegato con Mediagol per scoprire tutte le news di giornata sui rosanero in campionato.