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Azzi: “Vogliamo chiudere il più in alto possibile. Sogno la Serie A con il Cagliari”

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Il laterale rossoblù è stato vicino ad indossare la maglia del Palermo nella scorsa sessione invernale di calciomercato. Poi la scelta di passare al Cagliari e i primi mesi vissuti in Sardegna. Le dichiarazioni di Paulo Azzi.
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Parola a Paulo Azzi. Il calciatore in forza al Cagliari è intervenuto all’interno di “B Italian”, format di approfondimento sul campionato di Serie B di GOAL Italia e Social Media Soccer. Tra le tante tematiche affrontate, l'ex Modena si è soffermato sulla scelta di indossare la maglia del Cagliari e sul suo sogno in vista del finale di stagione. Ecco, di seguito, le sue dichiarazioni.

UN GOL DA CINETECA- "Stavo accompagnando l’azione, da dietro ho visto bene Marco che prima si preparava al tiro, poi il calcio e la palla indirizzarsi verso la porta. In quei lunghi secondi ero fiducioso, guardavo la traiettoria, immaginavo già il pallone insaccarsi in rete. E così infatti è andata, che gol”.

UNA NUOVA SFIDA- "A Modena ho vissuto un’esperienza molto importante, che poi mi ha dato l’opportunità di arrivare qui al Cagliari: un Club storico, che punta al ritorno in Serie A nel più breve tempo possibile, con in panchina un allenatore come Claudio Ranieri. Il mister mi ha dato fiducia. Cerco di sfruttare al massimo ogni suo insegnamento. Per me da subito è stato l’inizio di una sfida affascinate”.

FORZA E DUTTILITÀ- "Nella mia carriera c’è una particolarità: sono stato in tante squadre, ho giocato in tanti ruoli. Questo mi ha reso molto duttile. Nasco attaccante, e infatti lo scorso anno sono stato impiegato anche da prima punta, ma mister Tesser ha pensato di potermi schierare come laterale. Dentro di me qualcosa dell’attaccante è rimasto, nel frattempo mi sono però adattato alla nuova posizione. Credo che ogni ruolo ti offra un’opportunità: da esterno nella difesa a quattro posso sfruttare gli spazi davanti; da quinto ho una maggiore spinta offensiva. Mi metto a disposizione dell’allenatore, spetta a lui decidere come impiegarmi”.

LA PASSIONE PER IL CALCIO- “Mi sono avvicinato al calcio seguendo i Mondiali del 2002 vinti dal Brasile. Il mio idolo era Ronaldo “Il Fenomeno". Avevo appena 8 anni, mi ricordo la festa per le strade del mio Paese, la gioia, l’entusiasmo travolgente delle persone. Mi ero reso subito conto della capacità attrattiva di questo sport, della sua popolarità immensa. Lo vedo anche nel mio piccolo: la gente mi ferma per salutarmi, mi chiede una foto perché faccio il calciatore, eppure io mi sento semplicemente un ragazzo qualsiasi che in quel momento sta facendo la spesa con la famiglia”.

LA CARICA DEI TIFOSI ROSSOBLÙ- “Cagliari è una piazza calda, mister Ranieri ha portato tanto entusiasmo nell’ambiente, i tifosi ti trasmettono tutta la loro carica, sia quando li incontri per strada che allo stadio, in casa come in trasferta. È incredibile come la gente ci tenga alla squadra, per noi è una responsabilità in più, uno stimolo a far bene. Siamo consapevoli della nostra forza: mancano due partite, vogliamo chiudere il più in alto possibile e poi ci concentreremo sui play off. Il mio sogno? Conquistare la A con il Cagliari”.

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