A cura di Anthony Massaro
FOCUS SERIE B
Bari, Marino ti sta trasformando: sette punti in tre partite ed identità chiara
Il Bari è una delle sorprese più grandi delle ultime settimane in Serie B. I galletti sono ottavi in classifica con 17 punti dopo 12 partite, a -7 dal secondo posto occupato dal Venezia, e a +9 e +7 su Spezia e Sampdoria, le due delusioni più grande del campionato cadetto finora. Un cambio di passo iniziato quando hanno deciso di ripescare dal dimenticatoio un tecnico come Pasquale Marino, il quale si è sempre contraddistinto nel corso della sua parabola professionale per la capacità di conferire identità tattica, impianto di gioco tangibile ed indole propositiva a tutte le squadre allenate in carriera. Mentalità vincente, trame codificate, coralità e audacia come ingredienti basilari del suo modus operandi.
Torniamo un attimo indietro. È il 7 ottobre, il Bari ha appena pareggiato 1-1 in trasferta contro la Reggiana e si trova al dodicesimo posto in classifica. La decisione del club è immediata: Michele Mignani viene esonerato direttamente attraverso una videochiamata su Skype (come racconterà il ds Polito in sede di conferenza stampa). Serve un cambio di marcia, una netta inversione di rotta. Perciò, il polo manageriale del Club parte con le idee chiare: prendere Pasquale Marino, a qualunque costo. I galletti lo convincono subito e riportano un maestro di calcio, dimenticato per oltre un anno in Serie B. Una grande occasione, dopo le precedenti esperienze con SPAL e Crotone terminate con un esonero, che non si fa sfuggire.
Da quel momento, per il Bari è cambiato davvero tutto. Con Marino in panchina, il club pugliese ha vinto 2 partite consecutive, da sommare al pareggio contro il Modena al debutto. In questo periodo, solo Parma e canarini hanno fatto meglio con 3 successi di fila. Il mister di Marsala non solo ha scacciato i fantasmi di una stagione anonima, ma ha permesso - attraverso l'aggancio alla zona playoff - ai tifosi biancorossi di tornare sognare in grande. Di sognare nuovamente la Serie A. «Le vittorie aiutano, ma possiamo crescere molto di più», ha dichiarato Marino. «Ci sono senza dubbio alcuni segnali di crescita, ma il lavoro da portare avanti non manca davvero». Finora ci è riuscito a far crescere il Bari, coniando un 3-4-1-2 idoneo alle caratteristiche della rosa, ribaltandolo come un calzino e rendendolo a piccole dosi una squadra a sua immagine e somiglianza. Collezionando 1 clean sheets nelle ultime 3 gare e siglando 4 gol. Il prossimo appuntamento contro la Feralpisalò - prima della sosta - potrà dire molto sul futuro della compagine pugliese, desiderosa di tornare a recitare un ruolo di vertice in questo imprevedibile campionato cadetto.
Quel che è certo è che il lavoro al Bari sta rivalutando l’immagine di Marino in Serie B. Il fallimento al Crotone non è andato giù al siciliano, che non ci ha pensato due volte prima di accettare la chiamata del club di De Laurentiis. L’occasione ideale per prendersi una rivincita. Finora ci sta riuscendo alla grande.
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