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Atalanta, De Roon: “I morti, le ambulanze ed il silenzio di Bergamo. Mi sento ‘colpevole’ per la diffusione del virus”

Le dichiarazioni di Marten de Roon, centrocampista dell'Atalanta, in merito al dramma che la città di Bergamo sta vivendo a causa del Coronavirus

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Il racconto di Marten de Roon.

L'emergenza Coronavirus, in questi mesi, ha messo in ginocchio l'Italia. Il Paese ha registrato un ingente numero di contagi e un drammatico computo di morti. La Lombardia è stata e continua ad essere una delle regioni più colpite. Bergamo, in particolare, ha a lungo sofferto e, ancora oggi, le immagini delle bare trasportate in massa dai mezzi militari verso i forni crematori sono fortemente impresse nelle menti di ognuno.

Il centrocampista dell'Atalanta, in un'intervista rilasciata ad Algemeen Dagblad, ha raccontato il dramma vissuto da vicino, ammettendo anche di sentirsi quasi colpevole per quanto accaduto. Una delle ragioni dell'ampia diffusione del Covid-19 nella città, infatti, secondo gli esperti potrebbe essere stata causata dalla presenza in massa dei bergamaschi a San Siro in occasione della gara di Champions League tra gli orobici ed il Valencia.

"Dei 300.000 abitanti di Bergamo - spiega De Roon - 250.000 sono tifosi di Atalanta. È realistico che la partita contro il Valencia, a San Siroabbia contribuito e addirittura accelerato la diffusione del virus. Il nostro risultato, una storica vittoria per 4-1, potrebbe aver avuto un rovescio della medaglia. Tutti quegli annunci funebri sul giornale, pagine lunghissime. Le immagini in televisione dei camion dell’esercito che trasportavano le bare. I silenzi per strada. Bergamo è una città serena ma vivace, eppure ad un certo punto si sentivano solo sirene di ambulanze. Uno del nostro staff ha perso suo padre. Un uomo che era sempre al cancello del centro sportivo e con il quale spesso parlavo ha perso sua moglie. Le persone vogliono condividere le loro storie e la tristezza con te. Gli italiani sono persone orgogliose, i residenti della provincia di Bergamo sono davvero famosi per questo. È stato tutto molto intenso".

De Roon, però, si è detto favorevole alla ripresa dei campionati e attende il via libera del Governo italiano per tornare in campo: "Vorrei tornare a giocare. I primi giorni sul campo sono stati fantastici, ma capisco anche che il calcio sia una questione secondaria in questo momento. Però è anche bello che la vita ricominci dopo un po’ e parlare di calcio può essere un modo per tornare alla normalità".