Mediagol
I migliori video scelti dal nostro canale

serie a

A tutto Gasperini: “Una squadra vincente ha bisogno di identità. Atalanta top? Vi svelo il mio segreto”

PARMA, ITALY - MARCH 31:  Gian Piero Gasperini head coach of Atalanta BC looks on during the Serie A match between Parma Calcio and Atalanta BC at Stadio Ennio Tardini on March 31, 2019 in Parma, Italy.  (Photo by Alessandro Sabattini/Getty Images)

Le dichiarazioni rilasciate dal tecnico dell'Atalanta, Gian Piero Gasperini: "Coloro che non sono abituati a lavorare duramente mi spaventano"

Mediagol40

Quando raggiungi la maturità necessaria per capire che il duro lavoro porta a risultati, non ti senti più stanco”.

Lo ha detto Gian Piero Gasperini. Il tecnico dell'Atalanta, ai microfoni del portale britannico 'The Guardian', si è raccontato a 360°, toccando diversi punti del suo lavoro, partendo dall'importanza dell'aspetto motivazionale: “Ho pubblicato la foto di un branco di lupi negli spogliatoi. Ci sono lupi nella parte anteriore, alcuni nel mezzo e uno indietro. I primi impostano il ritmo, quelli in mezzo sono i più forti, coloro che proteggono i compagni in caso di attacco. L’ultimo, invece, è il capo, che protegge l’intero gruppo. Il messaggio è che un leader si prende cura della squadra, ed è quello che voglio dai miei giocatori”.

Mentalità vincente e squadra combattiva: l'Atalanta di Gasperini, vera sorpresa del campionato, vanta infatti quarti di finale in Champions League e quarto posto in Serie A, con il miglior attacco del torneo: “Se vuoi vincere, devi attaccare. Ma è importante che l’identità che crei in una squadra venga sempre rafforzata. Se non cresce e migliora giorno dopo giorno, hai finito”.

I miei giocatori devono lottare anche durante l’allenamento. Coloro che non sono abituati a lavorare duramente mi spaventano - ha proseguito l'allenatore nerazzurro -. Se non corri durante la settimana, non corri neanche la domenica. Abbiamo trovato giocatori giovani in Europa capaci di adattarsi al nostro stile di gioco e alla nostra mentalità. Chi ci crede è uno di noi, chi ha paura può andare via”.

Un dolce pensiero a Bergamo, una delle città più colpite dal Coronavirus. “Quando siamo tornati a Bergamo dopo aver battuto il Valencia, ci siamo resi conto di quanto era cambiato in soli due giorni. Tutto questo è stato qualcosa di assurdo, inspiegabile a parole. Non dimenticherò mai le sirene delle ambulanze che abbiamo sentito in questi giorni. Quando ripartiremo avremo l’occasione per far divertire i nostri tifosi, farli tornare a sorridere”, ha concluso Gasperini.