Il calcio si prepara a ripartire.
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Celta Vigo, la rabbia di Denis Suarez: “Perché ci sono tamponi per noi giocatori e non per gli infermieri?”
Denis Suarez, centrocampista del Celta Vigo, ha denunciato lo spreco di tamponi, che spesso sono carenti negli ospedali, per i tesserati dei club sportivi
Mentre alcuni Paesi europei – come Francia e Belgio – hanno già preso una decisione definitiva in relazione al futuro delle loro competizioni, decretando la chiusura anticipata e la cristallizzazione delle classifiche, ed altri come la Germania e l’Inghilterra stanno valutando tempi e modalità tramite cui avviare la ripresa, in Italia, come in Spagna, non si ha ancora la certezza che i tornei potranno riprendere, ma a breve si tornerà in campo per gli allenamenti. È per questa ragione che i giocatori si stanno sottoponendo ai tamponi per registrare eventuali contagi al Covid-19.
Denis Suarez, centrocampista che milita tra le fila degli spagnoli del Celta Vigo, ha denunciato a tal proposito, in un'intervista rilasciata a BeIN Sports, lo spreco di tamponi, che spesso sono carenti negli ospedali, per i tesserati dei club sportivi: "Capisco il punto di vista dei club e della Federcalcio, ma il protocollo relativo ai tamponi mi fa riflettere molto. Perché ci sono per noi giocatori e non per la gente che ne ha davvero bisogno negli ospedali? Perché un calciatore può farsi il test del Coronavirus e un operatore sanitario no?".
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