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Argentina, tuona Fernandez: “Il calcio non ripartirà a breve, vi spiego il motivo. La salute prima di tutto”

BUENOS AIRES, ARGENTINA - OCTOBER 28: Newly elected president centre-left Peronist Alberto Fernandez leaves Casa Rosada after meeting incumbent Mauricio Macri on the day after the presidential elections on October 28, 2019 in Buenos Aires, Argentina. Alberto Fernandez, who have never held elected office, has 48,10% of the votes against 40,30% of Mauricio Macri. (Photo by Marcos Brindicci/Getty Images)

Alberto Fernandez, presidente argentino, blocca sul nascere qualsiasi ottimismo circa l'idea di ripartenza del calcio in Argentina

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Parla Alberto Fernandez.

L'intero mondo del calcio è in subbuglio. La mancanza di una chiara unità di intenti condivisa è stata evidente fin da subito: da un lato, Olanda, Belgio e Francia hanno dichiarato chiuse la stagione; d'altro, paesi come la Germania hanno invece ufficializzato il ritorno in campo già dal 15 maggio. In Bielorussia, addirittura, non si sono mai fermati. L'Italia e gli altri maggiori campionati europei, invece, per adesso sembrano temporeggiare.

Il presidente dell'Argentina, intervenuto ai microfoni di 'TntSports', ha cercato di far chiarezza sull'immediato futuro del calcio argentino: "Ripartire coi campionati? Bisogna fare molta attenzione, non possiamo tornare alle aggregazione di persone perché è molto rischioso. Negli stadi argentini il livello di contatto è molto alto, quindi ritengo che per molto tempo bisognerà giocare a porte chiuse".

Il politico nativo di Buenos Aires, inoltre, ha poi rincarato la dose, spiegando come la ripartenza del calcio argentino, ora come ora, sia una cosa parecchio lontana: "Il ritorno al calcio non sarà una cosa imminente. Amo il calcio e mi manca, non vedo l’ora che si possa tornare a giocare. Ma dobbiamo valutare i rischi del contatto fisico tra i calciatori, per salvaguardare la loro salute. Quando il pallone tornerà a rotolare, ce lo godremo in televisione", ha concluso Alberto Fernandez.