L’accusa di Raheem Sterling.
L’attaccante del Manchester City, durante un’intervista rilasciata ai microfoni della BBC, ha affrontato la tragica morte di George Floyd e espresso la sua opinione in merito al tema del razzismo nel mondo del calcio, purtroppo molto presente anche in Premier League. Queste le sue dichiarazioni:
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“L’unica malattia che stiamo combattendo in questo momento è il razzismo. Come per la pandemia, vogliamo trovare una soluzione. Ed è quello che stanno facendo tutti questi manifestanti, provano a trovare una soluzione e un modo di fermare le ingiustizie che vedono”. Non ci sono tante persone di colore con cui poter parlare. Il ct Southgate alla guida dell’Inghilterra è lo specchio della società. C’è un pregiudizio inconsapevole. E fino a quando non cambierà questo, fino a quando non ci saranno più allenatori di colore non potranno esserci progressi. Se mi hanno reso la carriera più dura? Ma davanti a queste cose non penso al mio lavoro, penso a quello che è giusto. La gente è stanca ed è pronta per il cambiamento“.
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