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Spezia, il ds Meluso: “Italiano legato alla piazza, mi ha detto una cosa. Salvezza? Rispondo così”

Spezia, il ds Meluso: “Italiano legato alla piazza, mi ha detto una cosa. Salvezza? Rispondo così”

Le parole del direttore sportivo dei liguri

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Scelte societarie vincenti, la salvezza è nata su forti basi gestionali.

Queste le parole di Mauro Meluso, direttore sportivo dello Spezia intervenuto a margine della salvezza raggiunta dagli uomini di Vincenzo Italiano. Una cavalcata fantastica quella conseguita dalla formazione bianconera, che alla prima stagione in Serie A è riuscita a disputare un campionato di tutto rispetto concluso con una permanenza quasi del tutto tranquilla nella massima serie. Il primo di molti obiettivi posti dalla nuova proprietà Platek, insediatasi da poco in Liguria ma già decisiva in termini di risultati complessivi.

Di questo e di molto altro ha parlato lo stesso Meluso, intervenuto nel corso di un'intervista esclusiva concessa ai microfoni di Tuttosport. Ecco, di seguito, le sue parole: “Le rivelo una cosa, con Italiano lunedì abbiamo festeggiato noi due a cena, da soli con le famiglie, e abbiamo parlato a lungo. Ora: è evidente che stia ascoltando, che possa valutare, che sia ambizioso. Però le garantisco che è davvero molto affezionato a La Spezia, città a cui lo legano dolcissimi ricordi: prima di andarsene ci penserà molto bene. Soprattutto se i programmi della nuova proprietà saranno intriganti e stimolanti”.

Meluso ha poi ribadito l'importanza di una salvezza ottenuta alla prima stagione in Serie A:“Certo, per noi è davvero come aver vinto uno scudetto. Soprattutto perché l’abbiamo conquistato gestendo con oculatezza le risorse e senza spese esagerate. Siamo primi in Serie nel rapporto tra punti conquistati in rapporto alle risorse investite. Fin dall’inizio l’obiettivo è stato quello di mantenere i conti a posto perché se, malauguratamente, non ce l’avessimo fatta non avrebbe dovuto rappresentare un dramma... Almeno dal punto di vista economico, si capisce”.

“Ecco mi fa piacere che lo dicano gli altri ed è giusto che sia così. Ma di certo avere questa classifica con i conti a posto, una situazione florida e una patrimonializzazione tecnica – perché non sono tutti prestiti, eh! – con giocatori di proprietà come Maggiore, Verde o Ricci che ha conquistato la nazionale. Tutti ragazzi, tra l’altro, che si sono segnalati anche per i valori umani. La nuova proprietà mi ha fatto un’ottima impressione: lo Spezia può davvero diventare una bellissima realtà della Serie A, non un club di passaggio”.