Continua a essere scottante la situazione societaria in casa Livorno e la sconfitta in casa, rimediata ieri contro il Novara, alimenta ulteriormente la crisi societaria dei labronici.
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Serie C, Livorno: dopo il ritrovamento di croci e testa di maiale sul campo del Picchi, si prospetta la messa in mora
Il Livorno fra croci, teste di maiale e la richiesta di messa in mora
Dopo quanto rinvenuto nella mattinata di ieri sul campo da gioco dello stadio Armando Picchi di Livorno - ovvero tre croci piantate nel prato verde, una testa di maiale e uno striscione con la scritta “Pagherete caro, pagherete tutto” - il presidente della Lega Pro Francesco Ghirelli ha commentato: "Tali gesti sono inaccettabili e in contrasto con i messaggi positivi in cui la nostra Lega e il nostro calcio crede e si fonda. La Serie C si dissocia da ogni forma di violenza e interpreta, ogni giorno con i propri club, il calcio come condivisione di valori". Ghirelli ha poi continuato in una nota: "La situazione precaria del club non giustifica nessun atto di assurda violenza, chiediamo che si dia risposta ai problemi che angosciano la città di Livorno e invitiamo i diversi soggetti a dare una soluzione forte e rigorosa che dia certezze in tempi brevi e dia risposte stabili e durature".
Ma la delicata situazione dell'A.S. Livorno Calcio fa registrare oggi un nuovo capitolo. Secondo quanto raccolto da Tuttoc.com, in attesa di capire cosa succederà al vertice della società amaranto, alcuni calciatori della rosa sono pronti a muoversi e cautelarsi. Parte della rosa è infatti pronta alla messa in mora nei confronti del club, per alcune spettanze non saldate.
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