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Palermo, da Saric e Stulac a Gomes e Mateju: zero gol “stranieri” in questa Serie B

Palermo
Il prossimo anno in Serie B, il Palermo spera di poter contare sui gol dei propri calciatori stranieri. La totalità delle reti segnate nella scorsa stagione parla "italiano".
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"Palermo – Nessun gol e qualche flop, il parco stranieri sotto esame". Questo il titolo dell'articolo in apertura dell'edizione odierna del Giornale di Sicilia che si concentra sul rendimento e la prolificità dei calciatori di nazionalità non italiana che hanno sposato la causa rosanero nella scorsa stagione di Serie B.

I giocatori presi in analisi dall'articolo del GDS sono Nedelcearu, Saric, Stulac e Mateju che si erano già consolidati in Italia, più Gomes, Graves e Orihuela. Nessuno di loro è di fatto un attaccante, pertanto quello del gol non è propriamente il mestiere dei suddetti ma è pur vero che lo stesso tecnico Eugenio Corini avrebbe gradito una spinta offensiva anche da parte degli altri reparti.

Leo Stulac ha avuto la sfortuna di incappare in più di uno stop fisico, con il più lungo che lo ha costretto a saltare quasi l'intero girone di ritorno, tornando arruolabile solamente nelle ultime giornate. Un vero peccato per i rosanero che avrebbero voluto assistere volentieri ad un calcio di punizione o ad un tiro dalla distanza vincente dello sloveno che avrà modo di riscattarsi nella prossima stagione dopo che la società ha acquistato interamente il suo cartellino. Pesa molto di più lo "zero" sullo score di Dario Saric che, soprattutto ad Ascoli, aveva dimostrato di avere quel vizio del gol che in un centrocampo del Palermo avrebbe fatto decisamente comodo. Il bosniaco ha cercato di trovare la via della rete in diverse occasioni nel corso del campionato, senza tuttavia riuscirci. Nessun gol ma ottime premesse per quanto riguarda Claudio Gomes, giovane mediano arrivato dal Manchester City, che ha dimostrato il proprio valore in fase di interdizione senza disdegnare l'impostazione.

Escludendo le pochissime chance ricevute da Simon Graves ma soprattutto da Renzo Orihuela, sono rimasti due difensori che sono stati dei pilastri nello scacchiere tattico di Eugenio Corini, ovvero Ales Mateju e Ionut Nedelcearu. Il duttile terzino, quest'anno adattato spesso come centrale di destra nella difesa a tre, non è mai andato vicino al gol mentre il possente rumeno ha cercato spesso di impensierire gli avversari sfruttando i propri centimetri nei calci piazzati, senza tuttavia gonfiare la rete.

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