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L'intervista

Ex rosa si ritira dal calcio giocato: “Palermo merita la Serie A”

Cittadella
Si ritira dal calcio giocato a soli 33 anni Ignacio Lores Varela, ex attaccante uruguaiano che ha militato tra le altre anche nel Palermo.
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Ignacio Lores Varela, ex giocatore del Palermo ha deciso inaspettatamente di ritirarsi dal calcio giocato a soli 33 anni. L'uruguaiano è intervenuto ai microfoni di "tuttomercatoweb". Tanti temi discussi, tra cui il suo arrivo in rosanero, i motivi del ritiro e le sue future ambizioni:

L'ADDIO AL CALCIO GIOCATO

L'ex Palermo ha parlato della sua scelta di abbandonare il calcio giocato: "Fisicamente avrei potuto continuare giocare, ma mentalmente avevo bisogno di altri obiettivi e nuovi sogni. Farò l’esame da direttore sportivo, una figura che mi ha sempre appassionato. Sentivo dentro la voglia di cominciare un nuovo percorso. Tutti gli anni della mia carriera. Dall’arrivo a Palermo in Serie A da ragazzino ad oggi. Ho ripensato a tutti i momenti, ai miei ex compagni, i direttori, gli allenatori incontrati. Ma ho ragionato con il cuore: ho dato tutto, era il momento giusto per dire basta. Dopo la mia ultima gara ho fatto un discorso a fine partita alla squadra e al mister. Mi è dispiaciuto smettere perché uno quando inizia a giocare pensa che non smetterà mai. Lascio due anni di contratto - aggiunge l'uruguaiano - mi sono sentito parte di una famiglia. Ma guardandomi dentro ho capito che non avevo altro da dare"

LA NUOVA AVVENTURA

L'uruguaiano ha parlato delle sue future ambizioni nel ruolo di direttore sportivo: "Vorrei iniziare un percorso da direttore sportivo. È una figura che mi è sempre piaciuta per come viene interpretata in Italia, sia per il modo di gestire che di guardare il calcio. A dicembre sosterrò l’esame. Intanto andrò a vedere partite mi piacerebbe imparare al fianco di un dirigente più esperto. Un modello? Giorgio Perinetti. È storia, tradizione, vittorie. Per lui parlano i campionati vinti. L’ho vissuto da vicino in più occasioni - ha continuato l'ex rosa - da Palermo a Siena fino ad Avellino. È un modello da seguire, il sogno per il futuro è diventare un direttore di grande livello come lui. Marchetti e Sogliano sono altri due esempi. Ma ritengo un modello da seguire anche Luca Cattani che ho conosciuto a Palermo e ha scoperto tanti calciatori: sta dietro le quinte, ma chi fa calcio sa come lavora e che calciatori di grande livello ha scoperto."

TRA PALERMO E PISA

L'ex esterno d'attacco ha raccontato le esperienze più significative vissute tra Palermo e Pisa: "Ho avuto la fortuna di giocare con campioni veri. Ma la mia carriera è stata tutta bella. Sono arrivato in Italia al Palermo ero un ragazzino e non sapevo neanche parlare italiano. E oggi voglio rimanere qui in un’altra veste. Ho voglia di vivere ancora di calcio. Se devo citare un momento in particolare, sicuramente quello più bello è stato aver centrato la promozione con il Pisa. Un momento magico. L’allenatore che mi ha dato di più? Gattuso, l'ho avuto sia a Palermo che al Pisa dove abbiamo centrato un grande traguardo. Ma anche Diego López al Penarol. E avrei voluto lavorare di più con Gautieri e il suo staff, perché al Taranto si sono dimostrati grandi professionisti e grandi uomini. Gli augurerò sempre il meglio - ha concluso - il mister oggi sta facendo più del dovuto”

PALERMO-CITTADELLA

Domenica andrà in scena Palermo-Cittadella. Lores Varela, ex di entrambe le squadre, si è espresso cosi: "Palermo è una piazza da Serie A, merita grandi palcoscenici. Cittadella è una piazza storica che da anni in termini calcistici è la perfezione tecnica ed economica. Come detto, Stefano Marchetti è un modello da seguire".

 

 

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