Luca Pandolfi ha deciso Palermo-Cittadella. Il suo colpo di testa al 98' minuto è valso tre punti e ha gelato i 18.000 presenti al Renzo Barbera. Una rete dall'elevato peso specifico che proietta la squadra di Gorini a ridosso della zona playoff di Serie B. In un'intervista de “Il Gazzettino di Padova” l'ex attaccante della Turris ha analizzato la partita contro i rosanero soffermandosi su uno scherzo del destino. Ecco, di seguito, le sue dichiarazioni.
l'intervista
Cittadella, Pandolfi: “Palermo signora squadra. Mia mamma ha perso la voce al gol”
PALERMO NEL DESTINO- "Sono sempre rimasto sereno, sapendo che prima o poi questo momento sarebbe arrivato. É capitato in uno stadio che già in passato mi aveva regalato belle soddisfazioni, quasi fosse un segno del destino. In Serie C quando giocavo nella Turris, infatti, è successo proprio come domenica, subentrando dalla panchina ho trovato il gol, quella volta non di testa ma di piede".
IL GOL DECISIVO- "Lo dedico alla mia famiglia, che mi è sempre vicina. Alla moglie Stefania e ai miei figli Francesco ed Emmanuel. Sono molto bravo di testa. Non ho realizzato tanti gol in carriera in questa specialità, ma me la cavo nel gioco aereo. Non è stato un movimento studiato, ma in allenamento chiedo sempre ai miei compagni di squadra traversoni del genere, cosicché le punte possono fare il terzo tempo. É andata bene. Mia mamma da quanto ha urlato per il mio gol ha perso la voce".
IL GRUPPO- "Siamo usciti in serata per mangiare una pizza a Palermo. Abbiamo festeggiato tutti insieme, siamo davvero un bel gruppo, affiatato. A Cittadella ho trovato l’ambiente giusto per me, è una vera famiglia. Ho legato molto con Pittarello, Magrassi e Maistrello. Tra di noi abbiamo instaurato un bel rapporto, ma vale per loro come per il resto della squadra. Io sono uno che va d’accordo con tutti, e non ci sono gruppetti nello spogliatoio".
VITTORIA AL BARBERA- "Ci fa stare un po’ più tranquilli in ottica salvezza, ci troviamo in una buona posizione di classifica. Con lo spirito che abbiamo messo in partite come quella di Palermo, con il Lecco, la Sampdoria possiamo toglierci belle soddisfazioni. Nell’arco di un torneo ci sono alti e bassi, capitano a tutti, anche al Palermo che secondo me è una signora squadra. Mi piace molto anche il Catanzaro, che ha mantenuto il blocco e l’identità dello scorso campionato. Poi c’è il Parma, che sta trovando continuità".
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