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Michele Mignani, allenatore del Cesena, è intervenuto in conferenza stampa in vista del match casalingo contro il Palermo:
Dopo il Venezia hai un'altra squadra costruita per la Serie A diretta. Forze dappertutto, un solo gol subito, anche se hai segnato più della tua squadra, otto gol contro i loro sei. Avrai analizzato a fondo la tua squadra, le caratteristiche positive le conosciamo tutti. Quali possono essere le debolezze, i punti che vorrai colpire?
"È una squadra che ha valori importanti, ha valori individuali nei giocatori, sono giocatori di categoria e hanno fatto categorie superiori. Hanno valori fisici, è una squadra molto organizzata, hanno un allenatore vincente che dà una grande mentalità. Sarà una partita durissima, per noi proprio al limite.
Dobbiamo riuscire a tirare fuori qualcosa in più di quello che abbiamo per provare a portare a casa il risultato. Il calendario ci ha messo davanti a queste due partite e sono ancora più stimolanti e belle in una cornice di pubblico. Sarà molto bello."
Il punto dell'infermeria, come stanno i vari Frabotta e Blesa?
"Ci sono tutte situazioni di piccoli problemini, è normale che si verifichino dopo partite tirate, però penso che si possa escludere Frabotta.
Gli altri abbiamo ancora questo giorno per valutarli, ma sono a disposizione. Frabotta è l'unico che aspetteremo ancora qualche giorno, ma sta con noi.
Non c'è preoccupazione, sono tutti giocatori che se non dovessero esserci domani potrebbero esserci tranquillamente la prossima partita. Stesso discorso sarà con noi."
Dopo quattro giornate la tua squadra è quella che ha mandato in gol il maggior numero di giocatori in tutta la Serie B. Cosa ci dici di questo dato, è qualcosa che ti aspettavi, che ti inorgoglisce?
"Dopo quattro giornate guardare i numeri è un po' presto, ma lo posso interpretare come uno spirito di squadra dove dall'attaccante più offensivo si partecipa alla fase di non possesso.
Con i difensori quando c'è la possibilità si prova ad andare in gol. È presto per prendere in considerazione certi dati, ma è una soddisfazione. Fare gol ti accresce l'autostima e ti fa credere che tu ne possa fare altri."
L'ultima volta che il Palermo è venuto all’Orogel Stadium, il 4 maggio, il Cesena ha fatto una delle sue migliori partite della scorsa stagione. Quanto è cambiato quel Palermo da quello di oggi, oltre che per la guida tecnica, anche per delle individualità e stile di gioco?
"È cambiato nella mentalità, nella proposta. Quando è venuto qua non era nel suo miglior momento, viveva dei momenti non ottimali.
Adesso arriva nel suo miglior momento degli ultimi anni perché è in testa alla classifica, perché è lanciato, perché ha fatto risultati che sono arrivati attraverso una mentalità e un'organizzazione. C'è un allenatore diverso che l'anno scorso ha vinto un campionato, quindi è un Palermo completamente diverso e noi dobbiamo aspettarcelo e sapere che per fare risultato bisogna andare quasi oltre i nostri limiti."
Il Cesena come è cambiato rispetto a quello che ha incontrato il Palermo a maggio?
"Il Cesena rispetto al Palermo ha cambiato meno perché ha mantenuto determinati concetti, ha mantenuto lo stesso allenatore, la base della squadra dell'anno scorso, ha inserito dei tasselli."
A proposito dei cambiamenti, un dato positivo è il contributo dei nuovi, hanno fatto molto bene soprattutto e non solo in termini di gol. Ti chiedo qual è il loro processo di crescita e se vedi uno di loro più come un’alternativa tecnica a Cristian?
"Cristian è un ragazzo giovane, da poco che lavora con i grandi, viene da un calcio spagnolo che probabilmente è diverso dalla Serie B attuale, però è un ragazzo nel quale crediamo molto.
Abbiamo quattro attaccanti puri, attaccanti moderni che possono giocare ed essere compatibili l'uno con l'altro, penso che lui stia facendo un percorso di crescita.
È chiaro che rispetto all'anno scorso ci sono delle richieste diverse da parte mia, ci sta provando, dimostra qualità e caratteristiche che lo faranno diventare un giocatore di prospettiva.
Deve avere la pazienza di aspettare il suo momento e la perseveranza di dare continuità negli allenamenti e quando avrà l'occasione nelle partite per diventare un attaccante importante.
Abbiamo degli attaccanti che hanno delle caratteristiche tali che possono stare insieme tutti quanti, lui può giocare con Cristian, con Blesa, con Marco Rivieri e così gli altri.
Ci sono delle richieste ben precise, hanno delle qualità per poter lavorare come prima punta o come seconda punta tutti quanti."
Il Palermo teme di più la profondità delle scelte offensive o la robustezza della difesa?
"Il Palermo è una squadra solida, concreta, come lo era il Pisa l'anno scorso. Questa è la mano dell'allenatore, un allenatore che bada al sodo, che è concreto, che non disdegna di far giocare bene la sua squadra.
Il Pisa l'anno scorso giocava bene, il Palermo è una squadra che gioca a calcio perché ha giocatori di qualità, però quello che io temo è la solidità e la concretezza di questa squadra perché il segnale che danno è che stanno dentro la partita e rimangono attaccati alla partita.
Questa è una delle cose più importanti che deve avere una squadra, spero che lo abbia dimostrato anche il Cesena e lo dimostrerà anche domani."
Alla presentazione dei calendari, alla vista delle prime cinque o sei partite, era da far tremare i polsi. Poi invece ti trovi in testa alla classifica, stai giocando bene, stai segnando, sembra tutto che vada nella migliore strada possibile. Ti aspettavi un inizio di questo genere?
"Lo sapete, non guardo mai lontano, noi abbiamo lavorato per mettere condizioni durante il ritiro, abbiamo lavorato per provare a fare bene il primo turno di Coppa Italia, per me è stato fatto bene, anche se poi siamo usciti ai rigori, abbiamo provato a lavorare bene per preparare la prima partita di campionato e così via.
Quando vengono fuori i risultati, c'è un insieme di componenti, io mi auguro, ma non sta a me dirlo perché io sono troppo coinvolto, che questi risultati siano il frutto del lavoro e non del caso."
La tua squadra è quella che ha il miglior rapporto tra occasioni create e realizzate. Tu e il tuo staff come interpretate e come avete letto questo dato?
"Ripeto quello che ho detto prima: leggere dei dati dopo quattro giornate secondo me è indicativo il giusto. Questo è un dato dove probabilmente, estremizzando il pensiero, ti dà la sensazione di una squadra cinica che sfrutta le occasioni che ha.
Mi auguro che possa essere un dato che possa rimanere, come mi auguro anche che si possano creare più occasioni, perché più occasioni hai probabilmente più possibilità di fare gol."
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