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Sirigu: “Infortunio traumatico, davano ritiro per scontato. Cerco una nuova squadra”

Sirigu
Sirigu è vicino al rientro a pieno regime dopo il grave infortunio. Il portiere classe 1987 si è svincolato dalla Fiorentina e cerca nuovi stimoli.
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Salvatore Sirigu, ex portiere del Palermo e del Paris Saint-Germain tra le altre, si è raccontato in una lunga intervista alle colonne de “Il Corriere dello Sport”, soffermandosi in particolare sul recente infortunio con la maglia della Fiorentina:

"Un trauma, anche perché non avevo mai avuto problemi seri in carriera. Poi il chirurgo, il dottor Santucci, mi ha spiegato che non si trattava di una rottura ma di una disinserzione. Mi ha detto che il tendine era sano e che in quattro, quattro mesi e mezzo sarei tornato come nuovo. Ormai ci siamo quasi, ho anche ripreso a fare qualcosina con il pallone. In campo. Da portiere. Mi sento me stesso, ora. All’istante m’è crollato il mondo addosso, ma poi mi sono detto che il calcio è la mia vita, che sono sempre stato professionale, serio e sano. E che sarei tornato: il mio obiettivo è questo e lo sento vicino anche se non tutti ci credevano. Davano per scontato che a 36 anni avrei smesso. Che mi sarei ritirato: al primo infortunio? Ma perché? Non ci penso neanche, aspetto un’occasione: sono svincolato e in attesa. Voglio giocare e giocherò".

Il portiere si è recentemente svincolato dalla Fiorentina - "La Fiorentina sa come la penso: se ha bisogno di me, sono qua. Nel frattempo ringrazio la società, il tecnico, i compagni: mi hanno seguito, aiutato, sostenuto e mai abbandonato. Mai. Ho trovato grande umanità, sono grato a tutti. Anche ora lavoro al Viola Park. E in vacanza mi hanno fatto seguire da un fisioterapista dello staff, Stefano. Ripeto, aspetto una chance: se non sarà a Firenze vedremo, Italia o estero non è un problema. Parlo altre tre lingue: inglese, francese e spagnolo".

Ancora sull'infortunio - "Per un calciatore è una cosa normale, inutile abbattersi, la cosa importante è la salute. Di certo è stato una lezione. E mi ha aiutato ricordare le storie simili o peggiori di tanti ragazzi, tanti amici: Spinazzola l’ho visto con i miei occhi all’Europeo. E poi Chiellini e Perin: ne hanno passate tante. E ancora Marchetti e Mandragora: Rolando ha fatto tre o quattro interventi, i crociati ed è tornato più forte e maturo di prima. Gli voglio bene. A lui come a tutti loro: mi hanno dato forza".

Sulle favorite della prossima Serie A - Il Napoli è ancora favorito per lo scudetto anche senza Kim. Proseguire su una base solida è più facile: per Inter, Juve e Milan non è facile rifondare. Però il Milan sta facendo un bel mercato. Non giudico chi non conosco bene, lo sai. Ma conosco Kvara: gli ho visto fare due o tre cose incredibili in allenamento. Più che in partita: è un mostro".

Che futuro attende Salvatore Sirigu - "Io vorrei regalarmi una bella opportunità ed essere felice. Mi auguro la salute e poi la gioia di tornare ad allenarmi senza pensare a terapie, piscina e palestra. Voglio arrivare al campo, cambiarmi, infilare i guanti e ridere".

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