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Serie A, la Lega contro il Governo: “Ancora nessun accordo, ultimatum il 14 giugno”

La Lega A non ha ancora trovato l'accordo con il Governo italiano per la ripresa del campionato

Mediagol52

L'ultimatum della Serie A.

Durante la conferenza stampa di ieri sera il Premier Giuseppe Conte ha annunciato le direttive da seguire durante la "fase 2" dell'emergenza Coronavirus, che inizierà formalmente a partire dal 4 maggio. Tra i punti più discussi e criticati del nuovo decreto vi sono sicuramente quelli legati al mondo dello sport: il Governo ha infatti concesso la possibilità di riprendere gli allenamenti individuali ma non quelli di squadra, facendo così slittare al 18 maggio la ripresa delle attività di gruppo.

Nel nuovo DPCM non era presente dunque nessun riferimento al mondo del calcio, che rimane ancora bloccato in un limbo: il protocollo pubblicato la settimana scorsa dalla FIGC è stato infatti considerato insufficiente dal comitato tecnico-scientifico, evento che manifesta la mancanza di un punto di comune accordo tra la Federazione e il Governo circa la possibilità di far ripartire la Serie A e anche i campionati delle categorie inferiori.

Alcuni rappresentati della Lega, dopo il consiglio informale in cui sarebbe emersa delusione per il DPCM in cui non sono previste le date di ripartenza del calcio, avrebbero manifestato all'Ansa il loro dissenso e comunicato il 14 giugno come ultima data utile per far ripartire il campionato. La Lega avrebbe chiesto al governo due date, quella per la ripartenza degli allenamenti e quella per il campionato, ma non è stato disatteso l'accordo politico raggiunto nei giorni scorsi. I club avrebbero inoltre chiesto 4 settimane per rimettere in condizione i calciatori, e alcuni dirigenti avrebbero manifestato anche il loro stupore per le dichiarazioni rilasciate dal ministro per le politiche giovani e lo sport, Vincenzo Spadafora. Sarebbe forte anche il timore che non arrivi l'ultima rata dei pagamenti delle pay-tv, prevista per il primo maggio: in quel caso la Lega avrebbe manifestato l'intenzione di rivolgersi ai propri legali per recuperare la somma prevista.