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Roma, senti Panucci: “Zaniolo un predestinato. De Rossi alla guida dei giallorossi? Voglio farlo prima io”

CUIABA, BRAZIL - JUNE 17: Assistant coach Christian Panucci of Russia looks on during the 2014 FIFA World Cup Brazil Group H match between Russia and South Korea at Arena Pantanal on June 17, 2014 in Cuiaba, Brazil.  (Photo by Adam Pretty/Getty Images)

Le parole dell'ex Roma, Christian Panucci, sullo stop del calcio e sul suo passato giallorosso

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Christian Panicucci fa il punto della situazione sul momento vissuto del calcio.

Dallo stop dei campionati, ai giovani talenti della Roma, al suo lungo passato sui campi da calcio: sono diversi i temi trattati dall'ex giocatore giallorosso, Christian Panicucci, espressosi ai microfoni di "Radio Radio" tra passato, presente e futuro.

“Ho avuto la fortuna di avere tanti allenatori bravi. Ho lavorato molto con Capello, è stato lui che mi ha anche consigliato di iniziare. Inoltre ho appreso molto da lui, come da Spalletti, Hiddink e tanti altri. Penso sempre però che alla fine se non hai bravi calciatori non vinci. Nel 2006 io ho discusso con Lippi, non avevo problemi caratteriali. Ho vinto tantissimi trofei, ho giocato ovunque ad alti livelli. Poi chiediamo ad esempio a Capello perché mi ha voluto in ogni squadra. Avevo carattere, certo, però è solo con Lippi che avevo problemi. Gli allenatori soffrivano la mia personalità, mentre invece Capello mi ha voluto sempre vicino a lui. Ho 47 anni, ho vinto 20 trofei. Meno male che ho avuto carattere. Quando sei giovane e ti fischia San Siro, il Bernabeu o la Curva Sud devi avere personalità. Altrimenti è meglio andare a fare il cameriere. Per alcuni allenatori faceva comodo dire che avevo un carattere difficile, poi però quando c’era una conferenza sempre a cercare Panucci. A Roma la dirigenza non arriva come accade alla Juventus. Un direttore sportivo non può dare una mentalità. Al Milan Berlusconi, alla Roma c’era Sensi, che in molti hanno criticato, e loro davano una linea guida".

Panucci si è poi soffermato sui due giovani talenti della Roma: Nicolò Zaniolo e Lorenzo Pellegrini. "Giocatori con personalità? Ce ne sono di meno, però, ad esempio, Zaniolo è un predestinato. Ha carattere e in questo momento abbiamo un’ottima nazionale. Un predestinato però lo vedi e lui lo è. E’ anche un po’ testa di cavolo. Un altro che mi piace è Pellegrini". 

Chiosa finale sul possibile futuro da allenatore di De Rossi: "Ha la personalità per farlo. E’ complicato farlo, ma ditegli a Daniele che voglio farlo prima io l’allenatore della Roma. Lui ha smesso da cinque minuti!. Non mi ha mai chiamato nessuno in passato dalla Roma, ma se mi avessero proposto tre mesi non avrei accettato".