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Coronavirus, Marino: “Fatico a credere che la Serie A si concluderà regolarmente”

Il Responsabile dell'Area Tecnica dell'Udinese ha parlato dell'emergenza per la diffusione del Coronavirus

Mediagol52

La paura di Pierpaolo Marino.

L'allarme per la diffusione del Coronavirus sta continuando a minacciare la Serie A, dal momento che non vi sono ancora certezze circa il corretto svolgimento del campionato italiano: attualmente, dato l'ultimo decreto emanato dal Governo, i match fino al mese di aprile si giocheranno tutti a porte chiuse, con le cinque partite della ventiseiesima giornata che verranno recuperati nel fine settimana, compreso il big match tra la Juventus e l'Inter.

L'alto livello di incertezza sembra non convincere tanti esponenti del nostro campionato come Pierpaolo Marino, Responsabile dell'Area Tecnica dell'Udinese, che ha rilasciato le seguenti dichiarazioni ai microfoni di Radio Sportiva: "Fatico a credere che questo campionato si possa concludere regolarmente: gli scenari sono imprevedibili, ci dobbiamo preparare anche a ipotesi peggiori. Se quello che è successo a squadre di Serie C succede anche a quelle di Serie A cosa facciamo? Non ci stiamo rendendo conto che stiamo entrando in un percorso come quello dei film apocalittici, che ci può vedere protagonisti: il Governo prima o poi potrebbe sospendere il campionato, in paesi come la Cina è successo. Nel momento in cui il calcio si svolge senza pubblico, è uno spettacolo che viene svilito ed è una penalizzazione per tutti, ma ci dobbiamo adeguare alle misure che sono state prese per non sospendere le attività e per indicare che la vita continua. E' quasi un mese che abbiamo vietato ai calciatori viaggi all'estero e di recarsi in luoghi affollati, ma la vita di spogliatoio e di campo non cambierà: abbiamo una situazione protetta ma quando vai in trasferta non conta giocare a porte chiuse o aperte, i rischi sono quelli dei viaggi. Il problema sono gli abbonati, ma il nostro patron Pozzo sta già studiando come venire loro incontro: c'è la volontà di tenere in conto il danno che hanno subito. E' un danno economico incredibile per le casse delle società, però abbiamo club organizzatissimi che sono in grado di far fronte per un buon periodo a questo problema".