La Roma cede il passo all'Atalanta ed esce sconfitta dal monday night di Serie A andato in scena al "Gewiss Stadium". Tre a uno il risultato finale della trentunesima giornata di campionato in cui la squadra di Gasperini ha ottenuto tre punti che la rilanciano per staccare un pass per la prossima Champions League. Quattro le lunghezze di distacco dal Milan di Stefano Pioli che occupa la quarta posizione in classifica. La Roma, dall'altra parte, non sfrutta il passo falso della Juventus stoppata dal Napoli e resta quinta in classifica.
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Atalanta-Roma, Mourinho: “Se sabato devo giocare io nessun problema”
ATALANTA-ROMA 3-1: COME CAMBIA LA CLASSIFICA DI SERIE A
—Il tecnico della Roma, José Mourinho, è intervenuto ai microfoni di DAZN per analizzare la prestazione dei suoi ragazzi. Ecco, di seguito, le sue dichiarazioni.
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“Con i nostri limiti abbiamo fatto una buona partita. Non è possibile togliere episodi alla partita, in quanto possono decidere un risultato, ma sono stati davvero episodi. Nel primo tempo, ad esempio, abbiamo controllato la partita, e il primo gol è un episodio perché abbiamo perso palla. Nel secondo tempo dopo il 2-1 ho avuto la sensazione che ci fosse tempo per giocare, ma un altro episodio ha deciso la partita. Sono contento però dei nostri giocatori. Se sabato devo giocare io non ho nessun problema. Questa è una squadra unita, nelle difficoltà siamo sempre insieme e i tifosi sono sicuramente orgogliosi di noi. Abbiamo finito in 9 e siamo riusciti anche a colpire un palo, non riesco ad essere critico nei confronti della squadra. Sono super soddisfatto dei ragazzi”.
Sui trenta legni colpiti in stagione: “I pali significano che creiamo azioni, averne 30 vuol dire che siamo una squadra che crea e questo è positivo. Dopo si parla di sfortuna, così come per gli infortuni. Quello che abbiamo cercato di fare oggi era salvaguardare i giocatori meno in forma come Dybala e Matic. Gli altri hanno fatto una partita positiva".
Chiosa di Mourinho sugli infortuni che hanno falcidiato il reparto difensivo giallorosso: "Penso che ogni allenatore quando manca qualcuno ha un problema. Per alcune squadre è un piccolo problema, per altre un grande. Per noi è un grandissimo problema per Smalling e perché Llorente si stava adattando bene. Magari una sconfitta contro il Feyenoord sarebbe stata utile per avere una condizione migliore".
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