"A Palermo mi vogliono bene, mi contestano i soliti cinquanta". Una provocazione bella e buona quella del presidente Maurizio Zamparini. Ha tirato troppo la corda, ha "straparlato" come al solito, ha caricato una bomba ad orologeria e i risultati si sono visti in occasione di Palermo-Lazio.
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Palermo: petardi e fumogeni per colpire Zamparini. Maxi multa in arrivo per il club
La protesta dei tifosi allo stadio causerà una multa che il presidente contestato dovrà pagare.
Come esprimere al presidente del Palermo il dissenso verso una gestione societaria sciagurata? Semplice, con una protesta che oltre ad avere un impatto "scenico" colpisse Zamparini direttamente alla tasca, hanno pensato i supporter della curva.
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I petardi, i fumogeni, i seggiolini bruciati insieme agli striscioni, i sanitari dei bagni divelti e lanciati in campo sono stata la forma di protesta scelta dagli ultras e indirizzata a Zamparini. Adesso, oltre ad una maxi multa in arrivo, il patron rosanero dovrà sostenere le spese per riparare i bagni del "Renzo Barbera" parzialmente distrutti in Curva Nord e, probabilmente, subirà anche un "mancato guadagno" nel caso in cui le prossime due partite di Serie A dovessero giocarsi a porte chiuse o con alcuni settori dello stadio chiusi.
Insomma, oltre al danno la beffa. L'idea degli ultras sembra quella di colpire il presidente del Palermo nel portafogli causando danni e multe alla società. Proprio per questo alcuni tifosi hanno lanciato sui social anche l'idea di boicottare il centro commerciale costruito in città proprio da Zamparini qualche anno fa.
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