TERNANA-PALERMO

Ternana-Palermo 3-0: disfatta al Liberati, rosa di Corini travolti dagli umbri

I Rosa crollano senza appello al Liberati: compagine di Corini abulica e senza idee

Mediagol ⚽️

palermo

di Leandro Ficarra

Abulico, sconnesso, svuotato. Scolastico e remissivo, soporifero e desolatamente mediocre. Il Palermo di Corini colleziona l'ennesimo flop sotto il profilo tattico, mentale e dei contenuti calcistici. La Ternana inserisce il pilota automatico e passeggia sulla compagine rosa. Palermo inerme, privo di identità, tracce di gioco tangibili e anima. Lontano anni luce dal concetto virtuoso di squadra, nel senso più organico e corale del termine.

Numeri e prestazioni impongono adesso una seria riflessione. Conoscenza reciproca da approfondire, automatismi e condizione da rodare, nuovi innesti da integrare sul piano dell'ambientamento e della condizione. Tutti concetti plausibili fino ad una manciata di settimane addietro. Elementi la cui valenza è progressivamente diminuita, fino a divenire esigua e discutibile, dopo un paio di mesi di intenso lavoro condiviso da staff tecnico e calciatori.

Al netto delle criticità di matrice tecnico-tattica, vis agonistica e linguaggio del corpo dei calciatori sul rettangolo verde giustificano più di un allarmismo. Fatta salva la qualità dei singoli, il cui background in categoria pare fornire buone garanzie, sorge il legittimo sospetto di una connessione non del tutto fluida tra l'allenatore e i giocatori attualmente in organico.

Non vi sono ancora presupposti incontrovertibili per sostenere, senza rischio di smentita, che sia la guida tecnica il fulcro del palese corto circuito in casa rosanero. Tuttavia, la profonda difformità tra propositi, certezze e convinzioni esternati da Corini nei giorni di vigilia e la qualità delle performances poi fornite sul terreno di gioco lascia piuttosto sgomenti.

Un Palermo troppo minimal e trasversalmente inadeguato per essere vero. Piatto sotto il profilo del ritmo e dell'intensità, trascinato da una bieca e compassata inerzia. Litania monocorde. Mai un lampo, un guizzo. Un acuto concettuale e tecnico in grado di esaltare un impianto di gioco definito ed efficace, che ad oggi si fa oggettivamente fatica ad intravedere. Mancano elettricità, brillantezza, la giusta ferocia nell'eseguire le note di uno spartito che non è ancora riuscito ad instillarsi e consolidarsi in seno alla rosa. Esaltando con profitto corde e timbrica dei singoli. Troppi i big che mostrano, loro malgrado, una condizione mentale, fisica e  tecnica marcatamente al di sotto dei rispettivi standard. Stulac, Saric e Di Mariano su tutti. Difficile da comprendere all'ottava giornata di campionato. Nonostante il cambio di panchina, tumultuoso e repentino,  e l'inversione di rotta sul mercato abbiano generato un fisiologico disagio temporale.

Quali i reali problemi e le possibili soluzioni? Non semplice trovare risposte esaustive all'annoso quesito. Di certo il riscontro numerico di questa prima parte di stagione certifica lacune e criticità inconfutabili. Cinque sconfitte nelle ultime sei gare, quartultimo posto in graduatoria. Sei gol segnati e ben dodici subiti. Un solo punto ed una sola rete all'attivo lontano dal Barbera. Fragilità difensiva e psicologica, manovra farraginosa e poco fluida, sistematicamente orizzontale e stagnante in mezzo al campo, sterilità e scarsa incisività in fase offensiva.  Non è questo il Palermo che Corini aveva in mente. Emerge nitidamente la difficoltà, allo stato attuale, del tecnico di Bagnolo Mella nel trasmettere il suo credo, calcistico e di pensiero, al gruppo di giocatori a sua disposizione. Una crisi evidente ed effettiva, le cui responsabilità vanno equamente ripartite tra tutte le componenti: dalla stanza dei bottoni, al tecnico fino ai calciatori. Tutti possono e devono dare di più.

Anche al Liberati notte fonda. Un primo tempo in cui il Palermo ha provato a reggere con ordine l'urto di una Ternana ben più propositiva, centrata e brillante. Soliti malvezzi e qualche rischio figlio di imperizia nella costruzione dal basso, corsa mista ad evanescenza sulle catene laterali. Calcio ruminato al piccolo trotto in zona nevralgica, con un fraseggio lineare ma desolatamente basico, sporcato da vizi di dosaggio in sede di esecuzione,  spoglio di scorrevolezza e verticalità. Brunori a sbattersi nella morsa dei centrali difensivi umbri, poco assistito e supportato dai compagni ed in chiara astinenza da palloni giocabili. Tre chances in un quarto d'ora per i rossoverdi su palla inattiva, rosa poco reattivi ed arcigni in marcatura, un altro paio di limpide occasioni per l'undici di Lucarelli con gli inserimenti di Palumbo e Coulibaly, non letti dagli uomini di Corini. Un sinistro masticato di Stulac dai venti metri, un tirocross di Saric in percussione su pregevole sponda di Brunori. I cambi forzati sui due fronti, con gli infortuni che costringono alla resa Capuano e Sala.  Corini lancia Buttaro e dirotta Mateju sul binario mancino.

La ripresa rosa è da nulla cosmico. La Ternana preme e spinge, il Palermo arranca e spera di limitare i danni. Auspicio vano. La compagine rosa è imballata nella testa e nelle gambe. I giocatori in maglia rossoverde arrivano sempre prima e meglio sulla sfera. Palumbo in surplace confeziona dal versante destro un assist delizioso per la rovesciata vincente di Partipilo. Se prima intercorreva un netto divario, adesso tra le due formazioni in campo al Liberati si schiude una voragine. Tecnica, atletica e psicologica.

La compagine rosanero non dà segni di reazione nervosa. Corini cerca sostanza e linfa negli ingressi di Broh e Valente.. Saric ed Elia, impalpabili entrambi, lasciano il terreno di gioco. La facilità con cui Palumbo chiude un triangolo in mezzo al campo e si insinua in percussione nella trequarti ospite, prima di scagliare il sinistro chirurgico che sorprende Pigliacelli, è eloquente emblema della prova odierna di Stulac e compagni. I contestuali ingressi di Floriano e Vido per Segre e Di Mariano non mutano il finale di una storia già scritta. Al bis segue il tris di Moro, con la squadra ormai sfaldata e la difesa rosanero ancora in modalità presepio. Archiviato l'ennesimo stop, è giunto il momento di guardarsi dentro e dritti negli occhi,

Il doppio turno interno contro Pisa e Cittadella  costituisce già un bivio importante, in chiave presente e futura, della stagione agonistica del Palermo edizione 2022-2023.

tutte le notizie di