terlizzi

Terlizzi: “Corini ha fatto la storia del Palermo, lo confermerei senza alcun dubbio”

Palermo
Le dichiarazioni rilasciate dall'ex difensore del Trapani, Christian Terlizzi, in merito al Palermo di Eugenio Corini.
Mediagol ⚽️️

Parola a Christian Terlizzi. L'ex difensore tra le tante di Sampdoria e Trapani ha rilasciato un'interessante intervista sulle colonne del noto quotidiano "Giornale di Sicilia". Tra le tante tematiche affrontate Terlizzi si è soffermato sulla conferma di Corini e sull'organico del Palermo in vista della prossima stagione di Serie B. Ecco, di seguito, le sue dichiarazioni.

Corini per me è come un fratello, mi ha cresciuto, mi ha dato tanti consigli, lo stimo e gli voglio bene. È una persona seria che ha fatto la storia del Palermo e io lo confermerei senza alcun dubbio. Bisogna dargli tempo di lavorare. Il mercato? Il Palermo non è una squadra da rivoluzionare. Vanno presi giovani forti e gente con personalità. Verre lo conosco e so che è un giocatore importante e di personalità. Però bisogna capire se vuole rimanere e che progetti hanno in testa lui e la società”.

Terlizzi prosegue: "Il carisma sta alla base e bisogna avere anche carattere. Per giocare ad alti livelli devi avere questa come base minima. Se hai il carattere ce l’hai e basta, così come la personalità, non ti si forma a 30 anni, puoi averla anche a 15. Con gli anni migliori l’intelligenza calcistica, le affinità tecniche e altre cose, ma personalità e carisma o si hanno o non si trovano per strada. Secondo me questi fattori mancano nel Palermo e mancano in generale. Difesa? Per me non possono esistere difensori silenziosi, ormai non parla più nessuno, manca qualcuno che mena quando c’è da menare, che si faccia rispettare e sentire, che prende la squadra in mano, che prende il compagno e l’aiuta. In questo calcio i difensori, quelli veri che marcano e si fanno sentire, sono sempre di meno. Non ce ne sono proprio. Ormai ci sono solamente difensori che sanno impostare, perché vengono richieste queste figure. Ma ormai più nessuno sa marcare in area e le brutte figure, anche a livello internazionale, nascono per questo motivo".