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Serie A, Foschi: “Spostare le gare a maggio non ha senso. Porte chiuse? Ecco la mia idea”

L'ex dirigente del Palermo ha commentato le decisioni della Lega in merito al rinvio di alcune partite

Mediagol52

Il parere di Rino Foschi.

L'emergenza per la diffusione del Coronavirus sta continuando a segnare profondamente il calendario della Serie A, dal momento che anche domenica scorsa sono state rinviare cinque gare tra cui il big match tra la Juventus e l'Inter, sfida delicatissima per le sorti dello scudetto.

La decisione della Lega, correttamente in linea con le misure di sicurezza adottate dal Governo per limitare l'espansione dei contagiati dal Coronavirus, ha comunque provocato molte discussioni da parte degli addetti al lavoro appartenenti al mondo del calcio, che hanno espresso la loro opinione alle volte contrastante con le scelte adottate.

Tra le possibili ipotesi prese in considerazioni da Lega, FIGC e CONI ci sarebbe quella di giocare le cinque gare rinviate la prossima settimana, e di conseguenza slittare la ventisettesima giornata di Serie A nel mese di maggio: in tal modo i tifosi non dovrebbero aspettare tre mesi prima di assistere ad una sfida così importante.

A commentare tale soluzione è intervenuto anche Rino Foschi, ex dirigente del Palermo e del Torino, che ha parlato così della decisione di spostare le gare al 13 maggio: "Spostare le gare al 13 maggio non ha senso. Sappiamo che le ultime partite devono essere giocate in contemporanea per l'equilibrio del campionato e se l'emergenza dovesse proseguire? Giocare a porte chiuse ci avrebbe permesso di fare una bella figura. Penso che molti dirigenti abbiano sbagliato. Giocare quelle cinque partite era importante, anche a porte chiuse. L'epidemia non si fermerà oggi o domani e i diritti tv sarebbero comunque rispettati. Qui c'è di mezzo la salute della gente".