serie b

Sensibile-Mediagol: “Novara-Palermo, i big rosa e Valoti. Addio Lupo? Suo lavoro top, ho la mia idea. Ormai il ruolo del ds…”

Mediagol77

“Stefano Capozucca ha dichiarato che nel calcio si va avanti più per raccomandazioni che per meriti? Stefano è un uomo di grandissima esperienza, quindi se ha espresso questo concetto lo avrà fatto con una padronanza della situazione di assoluto livello. Posso parlare della mia esperienza. Mi rendo conto che il ruolo del direttore sportivo, per come amo interpretarlo, fa a cazzotti con troppe sfaccettature e figure che vengono considerate dai presidenti, molto più importanti di quelli che sono le opinioni o il metodo di lavoro delle persone che hanno scelto. Sono d’accordo con le parole di Capozucca, ma non mi riferisco alle raccomandazioni, perché non è una questione dentro alla quale voglio entrare. Posso solo dire però che nel periodo in cui, in tre stagioni, ho vinto tre campionati, da quel momento in poi sono stato praticamente cancellato. Ho smesso di chiedermi il perché, poi quando ho avuto di nuovo l’opportunità non l’ho saputa sfruttare al massimo. Adesso sto viaggiando in Italia e in Europa, seguo il calcio e incontro persone: voglio rimanere sempre nel giro. Non mi aspetto niente, se non qualcuno che mi inviti a prendere un caffè per avere delle sensazioni. Sono arrivato ad una fase dove mi aspetto tutto da tutti e niente da nessuno. Si tratta solo di decidere a quale livello della scala delle priorità si vuole mettere la propria dignità.

Credo che uscire di scena come ha fatto Fabio Lupo sia un gesto molto dispendioso dal punto di vista emotivo per lui, un gesto non comune e raro che conferma ancora una volta di chi stiamo parlando. Ovviamente, i presidenti sono quelli che scelgono e hanno anche il diritto di mandarci via, poi comportamenti ciascuno li adatta a quelli che sono i propri valori, la propria educazione e la propria storia. Non posso fare altro che registrare situazioni sempre più frequenti di delegittimazione del ruolo di direttore sportivo e la cosa dispiace, però poi il pallino è sempre in mano a chi è il padrone del vapore. Sono un pizzico amareggiato ma non rassegnato, amo molto il mio lavoro e sono certo che avrò ancora delle opportunità importanti che mi daranno la possibilità di svolgere il mio ruolo al meglio ed ottenere buoni risultati. Ma l’andazzo in voga nel nostro calcio a volte mi fa pensare che in certe realtà la figura del direttore sportivo si riduce ad una casella da ricoprire nei quadri dirigenziali solo per una mera questione di regolamento"

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