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l'intervista

Rossi: “Palermo in A con questa rosa mezzo miracolo. Brunori e Soleri compatibili”

Delio Rossi
Le dichiarazioni dell'ex allenatore di Palermo e Foggia, Delio Rossi, in merito alla squadra guidata da Eugenio Corini.
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Parola a Delio Rossi. L'ex allenatore del Palermo è intervenuto ai microfoni di Repubblica.it per analizzare l'andamento di forma della squadra di Corini. Tra le tematiche affrontate anche la possibile coesistenza tra Brunori e Soleri. Ecco, di seguito, le sue dichiarazioni.

ANDAMENTO ALTALENANTE- "Perché il Palermo non è una corazzata. Solo che, in un campionato molto equilibrato dove non ci sono altre corazzate, può avere possibilità di giocare per le prime posizioni. Manca la qualità in alcuni reparti. Il migliore giocatore del Palermo è sicuramente Matteo Brunori, ma penso che manchi qualcosa a centrocampo e anche dietro la situazione non è il massimo. In un campionato così equilibrato ci sono dei momenti in cui hai bisogno di risolvere le partite con le giocate di alcuni calciatori. Ecco, secondo me, il Palermo non ha questo tipo di giocatori, a parte Brunori".

SOLERI E BRUNORI- "Se possono coesistere? È una domanda da fare all’allenatore. Corini è un tecnico preparato e intelligente che allena questi ragazzi ogni giorno e quindi sono sicuro che sappia bene se e come Soleri può avere più spazio. Io credo che nel calcio la differenza non la facciano i moduli, ma i giocatori, quindi se l’allenatore domani riterrà di giocare con due punte, farà questa scelta. Compatibili? Secondo me è possibile. Nel calcio puoi partire con un’idea precisa di sviluppo di gioco sulla quale costruisci la squadra, ma poi ti accorgi che va cambiato qualcosa e hai il diritto e il dovere di farlo, anche senza stravolgere tutto".

PALERMO IN SERIE A?- "Con questa rosa farebbe un mezzo miracolo. Se invece resta in B non sarebbe anormale. Aggiungo che la serie B è diventato un campionato molto particolare. Girano pochi soldi e non c’è mai un divario ampio tra le prime 3-4 squadre e le 7-8 che vengono dopo. Per cui tutto dipende dall’ambiente che si crea, dal fatto che vinci un paio di scontri diretti. Credo che una svolta potrà arrivare intorno a marzo, quando iniziano i primi caldi e si capisce chi sta meglio dal punto di vista fisico. City Group? Non conosco questa società, ma se vieni a Palermo e investi in una piazza così importante, che non è solo una squadra ma rappresenta una grande comunità, è chiaro che punti alla serie A, dove il Palermo deve stare".

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