PICERNO-PALERMO

Picerno-Palermo 1-0: Reginaldo punisce un Palermo piatto e sterile, flop al “Curcio”

Mediagol (lf) ⚽️

PRIMO TEMPO - Palermo a caccia del poker di successi consecutivi per restare in scia della capolista Bari, vittoriosa nell'anticipo del sabato contro il Latina. Filippi conferma modulo ed interpreti per provare a centrare l'obiettivo: compagine rosanero in campo con il 3-5-2 e nessuna novità nell'undici titolare rispetto alla convincente vittoria interna contro la Paganese.

Pelagotti tra i pali, Buttaro, Marconi e Perrotta a comporre il terzetto difensivo, Almici e Valente esterni alti, De Rose polo in zona nevralgica con Odjer e Dall'Oglio intermedi. Brunori e Fella coppia d'attacco prolifica ed ispirata.

Il Palermo gestisce pallino del gioco e supremazia territoriale nei primi venti minuti, approcciando la sfida con autorevolezza e personalità. Tuttavia, possesso palla e proprietà di palleggio non si traducono in elevato indice di pericolosità. La formazione siciliana pare gestire tempi ed inerzia della gara, ma non riesce a mettere i suoi attaccanti in condizione di battere a rete. Quando Odjer cerca la battuta dal limite non trova lo specchio della porta, quindi è Fella, al minuto ventuno, a prodursi in una spettacolare rovesciata volante che trova pronto Viscovo. Picerno che bada a pressare forte, raddoppiare le marcature e mantenere la giusta densità in fase di non possesso, la squadra di Colucci prova a ripartire sollecitamente in verticale, nell'auspicio di prendere d'infilata un Palermo talvolta lungo e disarticolato.  Lucani che riescono perfettamente nell'intento al minuto ventiquattro: Dettori lancia con un campanile la corsa di Reginaldo,Perrotta si fa bucare da fisico ed esperienza dell'attaccante brasiliano, il diagonale dell'ex Parma batte Pelagotti. Palermo un po' in bambola e colpito duro, nel morale e nel punteggio, dall'acuto dei padroni di casa.

La squadra di Filippi rumina una reazione piatta e farraginosa, senza incisività e particolari acuti. Il Picerno riparte con pericolosità un paio di volte, grazie a palloni persi in modo banale dagli uomini di Filippi in mezzo al campo. Odjer alza la mira di testa su cross di Valente.  La prima frazione termina con il Palermo in svantaggio.

 

SECONDO TEMPO -  Palermo che prova a cambiare marcia e ritmo in avvio di ripresa.  Marconi becca un cartellino giallo dopo tre minuti. Dall'Oglio cerca Fella ma Garzia anticipa l'ex Avellino nel momento decisivo. Ancora Dall'Oglio stacca bene di testa ma non trova la porta. 

Filippi si gioca il primo slot di sostituzioni dalla panchina: Soleri e Luperini rilevano Fella e Odjer.  Esposito si incunea in area ed il suo tirocross mette i brividi a Pelagotti. 

Soleri sfonda in progressione con il fisico e calcia con il mancino trovando l'opposizione di Viscovo. Il Picerno cerca di arginare il forcing ospite, ma ribatte colpo su colpo: Reginaldo spaventa ancora la difesa rosanero. Filippi richiama in panchina Dall'Oglio e gioca la carta Silipo: Palermo schierato con il 3-4-1-2 nell'auspicio di ribaltare il match. Il classe 2001 conferisce subito estro e vivacità tra le linee, creando superiorità numerica in dribbling ed imbucando un paio di palle interessanti in verticale.  Pitarresi cerca l'eurogol con un bel destro al volo dal limite, Colucci getta Guerra nella mischia e richiama Reginaldo in panchina. 

Il Palermo produce il massimo sforzo nel convulso finale, con il Picerno rannicchiato con tutti gli effettivi a protezione di Viscovo.  Ospiti generosi ma fin troppo macchinosi nello sviluppo delle trame offensive, che non riescono a trovare varchi tra le linee lucane ed acuti particolarmente degni di nota. Poca fluidità e lucidità al momento di rifinire, con troppa precipitazione a vanificare l'efficacia dell'opzione di giocata prescelta. Filippi getta nella mischia anche Floriano e passa alla difesa a quattro nell'ultimo scorcio di gara. Proteste vibranti per un presunto tocco di mano in area del Picerno, un paio di conclusioni con il mancino di Brunori ed altrettante mischie nell'area della compagine di Colucci. Marconi allarga troppo il gomito in contrasto aereo con Gerardi e viene espulso per doppia ammonizione.  Il triplice fischio sancisce l'impresa del Picerno, il Palermo mastica amaro e scivola a meno sette dal Bari.