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La cessione societaria del Palermo preoccupa tutti, dagli addetti ai lavori più vicini ed anche i lontani ex.
Tra questi c'è anche Giorgio Perinetti, attuale direttore generale del Genoa, che dalle colonne della Gazzetta dello Sport non ha nascosto la propria preoccupazione per il passaggio di consegne da Maurizio Zamparini al gruppo inglese. Il dirigente romano, transitato più volte dalla Sicilia negli ultimi anni vuole chiarezza, così come i tifosi: "Sappiamo che Zamparini ha sempre detto di volere andare via e che sta cercando di vendere da un po’ di anni. Nel calcio di oggi non è così semplice. Ora siamo all’ennesimo capitolo di questi tentativi, il tutto è stato presentato come una cosa definita, anche se così non sembra. Mi auguro per quello che rappresenta il Palermo nel sistema calcio, che tutto sia chiarito il prima possibile. Se così non sarà vorrà dire che, al limite, ci sarà sempre Zamparini. E’ uno che non molla mai a livello d’impegni, cerca sempre di vincere in B o di salvarsi in A, è già sinonimo di garanzia. E’ lecito che i tifosi abbiano perplessità sulla cessione. Perché il procedimento con cui questi inglesi si sono presentati è abbastanza inusuale: non c’è un organigramma, non c’è un programma, non dicono come sosterranno la squadra. Non si sa nulla".
Poi Perinetti si è soffermato sull'attuale rendimento dei rosanero, guidati in panchina da Roberto Stellone: "Ci sono più aspetti da analizzare. Innanzitutto vedo un Palermo improntato da Zamparini e da Foschi per questo campionato con il ritorno di Stellone. Vedo una squadra solida che difficilmente non centrerà la promozione com’è avvenuto inopinatamente la scorsa stagione. Il che sta a significare che la gestione Zamparini, seppure con alti e bassi, è stata affidabile. E’ vero che nelle ultime stagioni ci sono stati risultati negativi sul piano sportivo, ma non dimentichiamoci di quello che c’è stato in partenza e i grandi giocatori che sono passati in rosanero".
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