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Pelagotti: “Voglio portare il Palermo in A, Serie C campionato rognoso. Io come Sarri…”

Le dichiarazioni rilasciate dal portiere del Palermo in vista della prossima stagione

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E' uno dei punti fermi del Palermo targato Hera Hora.

Stiamo parlando di Alberto Pelagotti. L'esperto portiere classe 1989, intervistato ai microfoni del 'Corriere dello Sport', è tornato a parlare della sua esperienza in Sicilia, svelando obiettivi e ambizioni in vista della prossima annata. "Siamo qui per conquistare la Serie B, Sagramola e Castagnini costruiranno una squadra competitiva. Voglio riportare la società ai massimi livelli e fare parte della sua storia, sperando di compensare ciò che il calcio mi ha tolto prima", sono state le sue parole.

SERIE C E FUTURO -"Io capitano del Palermo? Il capitano c’è, è Mario Santana: non cerco di passare davanti a nessuno. Però mi piacerebbe, nel futuro, diventare capitano del Palermo. Come portiere sono giovane, ho 31 anni. Oggi, si arriva anche a 40. Tempo ne ho e, intanto, punto all’impresa di rivedere la A col Palermo. Se mi offrissero di restare altri 10 anni firmerei subito... Ho giocato in tutte le categorie e la Serie C è un campionato rognoso, tosto, più fisico e caratteriale che tecnico. Non sempre vince la squadra favorita ma quella più quadrata e ricca di entusiasmo. È il Palermo che mi aspetto. Sarà un torneo duro ma le ambizioni sono grandi".

LA RIPRESA DOPO IL LOCKDOWN -"I più penalizzati sono i portieri. Per noi entrare in condizione è un processo lungo. Il mio rimedio? Tuffarmi anche a casa sopra i tappetini appoggiati al cemento. Ma tranquilli, il ritiro ci porterà al top. Sarri? Ne parlerei per ore. Con lui ho giocato poco, di me si fidava ciecamente. Quando ci incontravamo da avversari, mi chiamava nello stanzino per discutere di Empoli e Napoli. Come me, dormirà poco, 4-5 ore al massimo, poi è solo studio: libri, schemi del basket... Come lo capisco!", ha concluso l'ex Empoli.