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IL COMMENTO

Parma-Palermo 0-1: impronta Dionisi, super Gomis e firma di Insigne al Tardini

Palermo Calcio
Palermo di Dionisi che mostra identità, carattere e gioco ed elimina il Parma in Coppa Italia al Tardini. Super Gomis e gol vittoria di Insigne.
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di Leandro Ficarra

Decisamente buona la prima per il Palermo di Alessio Dionisi. La  compagine rosanero sbanca il Tardini e si guadagna l'accesso ai sedicesimi di finale di Coppa Italia, estromettendo dalla competizione il Parma, neopromosso in Serie A,  mostrando contestualmente identità tattica, equilibrio e rimarchevole personalità. Protagonisti assoluti Alfred Gomis e Roberto Insigne. Il primo ha blindato la qualificazione con tre interventi di livello, il calcio di rigore parato a Man, la deviazione in tuffo sul destro di Bonny, il prodigio d'istinto sulla zuccata di Circati in pieno recupero. L'ex Frosinone è apparso rigenerato dalla cura Dionisi, tonico, frizzante, sempre nel vivo del gioco ed autore della pregevole esecuzione balistica che ha sbloccato la gara in chiusura di prima frazione.

Al netto del risultato di prestigio, a confortare è stata la qualità della performance corale espressa dalla squadra rosanero in entrambe le fasi di gioco. Forma mentis, automatismi e concetti di manovra appaiono già tangibili ed efficaci, l'impronta dell'ex tecnico del Sassuolo è emersa nitida sul manto erboso dell'impianto emiliano. Palermo corto, aggressivo, propositivo, bravo a coprire il campo ed accorciare sistematicamente in avanti in modo sincrono e sequenziale tra le linee, fluido ed ordinato nel palleggio, incisivo e lineare nello sviluppo delle sue trame sia in ampiezza sia in profondità. Un 4-3-3  che evidenzia intensità, armonia e coralità, con e senza palla, imperniato su una dedita e costante compartecipazione di tutti gli effettivi alla fase difensiva, unitamente ad una naturale propensione ad attaccare in maniera audace ed organica spazi e porta avversaria.

Un quarto d'ora iniziale approcciato con grande gagliardia e senza alcun timore reverenziale al cospetto della compagine di Pecchia. Linee coese e raccolte in venti metri, pressing alto ed interspazi limitati al minimo, linea difensiva brava nel restare alta e scappare all'occorrenza, applicando alla perfezione la classica onda elastica volta a togliere profondità e campo agli avversari. Gestione brillante ed oculata della sfera in un centrocampo dove Ranocchia ha brillato per qualità, gamba e capacità di verticalizzare, Blin ha conferito intensità e fisicità pur senza strafare, Gomes ha garantito dinamismo, schermatura e sagacia tattica, peculiarità insite nel suo bagaglio. Catene laterali performanti con Diakitè ed Insigne da una parte, Lund e Di Francesco sul fronte opposto, Brunori, sul pezzo ma non ancora al top della condizione, a fare da volano centrale nel tridente.

Un paio di ottime transizioni che potevano avere miglior sorte, due chances interessanti con Brunori, poi un episodio che poteva indirizzare la partita e smorzare l'ottimo abbrivio ospite.  Rinvio svirgolato e intervento scomposto di Nikolaou su Mihaila con annesso penalty per i padroni di casa. Gomis ha inaugurato la sua giornata top, intuendo e neutralizzando il rigore di ManPassata la paura, il Palermo ha nuovamente iniziato a tessere la sua tela, spaventando Chichizola con un'ariosa ripartenza chiusa da un mancino a fil di palo di Ranocchia. Squadra rosa che ha sofferto il giusto sulle folate di Bonny, ancora bravo Gomis, Man e Mihaila, ma ha sempre dato la sensazione di essere compatta e ben consapevole dello spartito da recitare sul terreno di gioco. L'ottimo fraseggio tra Diakitè ed Insigne, con l'undici di Dionisi che ha scoccato la sua dardeggiante freccia mancina dalla linea di fondo, ha stappato il match e la stagione del fantasista di origine campana.

Palermo che ha chiuso avanti con merito il primo tempo. Restando alto e manovriero anche in una ripresa in cui ha rischiato pochissimo, peccando di lucidità in rifinitura in diverse ripartenze potenzialmente molto interessanti. La squadra siciliana ha continuato a mantenere alti ritmo, intensità e densità, grazie anche alla gestione di energie, cambi e risorse perfetta da parte del suo allenatore. Prima Di Mariano e Vasic hanno fatto rifiatare Di Francesco ed Insigne, quindi Henry e Saric hanno rilevato Brunori e Ranocchianel cuore di una ripresa in  totale controllo. Peda ha fato il cambio ad uno stanco ma solido Nedelcearu. Come da tradizione, al Tardini i brividi per il Palermo arrivano nel recupero. Un destro di Estevez dai venti metri si spegne non lontano dal palo, poi sul corner susseguente Gomis si traveste da Superman, mostrando reattività e riflessi monstre per respingere l'incornata a colpo sicuro di Circati. Abbracci e sorrisi in casa rosanero al triplice fischio, con la squadra ad omaggiare i quasi mille sostenitori rosa presenti sugli spalti.  Mentalità vincente, determinazione, indole audace e propositiva, personalità e compattezza. Plus fondanti di identità tattica ed impianto di gioco già tangibili, anche se fisiologicamente in fase di rodaggio e suscettibili di ampi margini di miglioramento. Palermo brioso, brillante ed armonioso ma al contempo estremamente solido. Compagine rosanero si guadagna una notte suggestiva al Maradona il prossimo venticinque settembre contro il Napoli di Antonio Conte. Successo che dà morale e fornisce indicazioni più che positive in vista dell'esordio in campionato in programma venerdì contro il Brescia, ha anch'esso travolgente in Coppa Italia ed in grado di rifilare un tris al Venezia di Eusebio Di Francesco.

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