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Palermo, stand-by Lucca: le pretese del club rosa e il silenzio del calciomercato

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Terminale boa dalla statura imponente, Lucca è un attaccante dotato di abilità nel gioco aereo e tendenzialmente dominante in the box, in virtù della sua dirompente fisicità. Buone capacità balistiche, discreta tecnica di base e apprezzabile dinamismo in relazione alla mole. Bravo a coprire la sfera ed alzare il baricentro della squadra, il millennials piemontese ha mostrato sensibili progressi anche in sede di sponda e scarico per i compagni. Margini di miglioramento inesplorati in termini di armonia della postura e pulizia nell'esecuzione dei fondamentali, così come nella lettura delle situazioni di gioco e relativi movimenti senza palla. Le tredici reti realizzate al primo anno disputato in Serie C, in un torneo agonisticamente complesso e probante, seppur tecnicamente dal livello non trascendentale, attestano la vena realizzativa del classe 2000.

L'escalation tecnico-tattica del ragazzo ha ben presto destato l'attenzione di vari club di categoria superiore. In tempi non sospetti vi avevamo documentato sulle richieste di informazioni giunte al club di viale del Fante da Sassuolo e Udinese tra febbraio e marzo scorso (APPROFONDISCI QUI). Contatti interlocutori ed esplorativi per manifestare garbatamente l'interesse, sondando contestualmente valutazioni e pretese del Palermo relativamente al cartellino del calciatore. Solo timidi approcci, abbozzati per interposta persona, da parte di Genoa e Sampdoria ma nessun passo ufficiale dalla Lanterna, né interazioni con gli stati generali rosanero. Monitoraggio scrupoloso e attento, circoscritto a mera attività di scouting, da parte di Parma, Empoli e Verona, spettatrici curiose, attualmente passive, dell'evoluzione della vicenda. Questo costituiva, verosimilmente, il quadro in ottica calciomercato riguardante il profilo classe 2000 fino alla scorsa primavera.

Sul piano strategico e squisitamente finanziario, la cessione del cartellino di Lorenzo Lucca costituisce un passaggio chiave per il futuro del club di viale del Fante.

Il riverbero rovinoso della pandemia del Covid-19 ha generato una situazione complessa e tutt'altro che florida sul piano societario. Ricavi quasi totalmente abbattuti, tra assenza di introiti legati ad abbonamenti e botteghino, drastica contrazione del mercato pubblicitario, a fronte di esosi costi di gestione ed una stagione al di sotto delle aspettative sul piano tecnico. Il diritto di recesso esercitato da Tony Di Piazza, ex detentore del 40% delle quote di Hera Hora e ad oggi creditore nei confronti del club, ha acuito le criticità dal punto di vista economico. I cinque milioni di budget a disposizione per la prossima sessione estiva della campagna trasferimenti non rappresentano una dote ingente per una società chiamata ad allestire un organico in grado di legittimare sul campo ambizioni di vertice. Ragion per cui, realizzare una cospicua plusvalenza attraverso la cessione del cartellino del talentuoso bomber costituirebbe, al contempo, boccata d'ossigeno e linfa vitale da reinvestire in sede di calciomercato.

Tuttavia, la distanza siderale tra domanda e potenziali offerte ha generato una preoccupante fase di stallo allo stato attuale. L'entità della richiesta del club rosanero per cedere il giovane attaccante ha decisamente smorzato le velleità delle pretendenti.

Circa otto milioni per l'acquisizione a titolo definitivo: questo il valore attribuito in prima istanza da dirigenza e proprietà rosanero al cartellino del calciatore. Valutazione poi rimodulata tra i quattro e i cinque milioni cash, senza se e senza ma, dopo l'infortunio che ha costretto Lucca ai box nella fase topica della stagione, privandolo della ribalta del campo ed impedendogli di implementare bottino di reti e conseguente appeal. Una cifra ritenuta eccesiva dai club concretamente interessati, comunque non congrua a momento storico, contingenze e parametri di mercato, dimensione calcistica attuale di un prospetto dotato di attitudini e potenzialità di indubbio rilievo, ma ancora in piena fase di formazione con le relative incognite del caso.

Al momento, tutto tace. Un silenzio assordante e per certi versi preoccupante.

BOLOGNA E LAZIO -  Secondo indiscrezioni raccolte dalla redazione di Mediagol.it, l'amministratore delegato rosanero, Rinaldo Sagramola, facendo leva su capacità diplomatiche e consolidati rapporti professionali con profili di riferimento sul mercato e dirigenti che operano in massima serie, avrebbe cercato di smuovere le acque e superare il momento d'impasse. Un blitz recente a Bologna ed un confronto con il management felsineo in merito a qualità e margini di crescita del calciatore che non avrebbe sortito significativi sviluppi. Cifra tecnica, entità e lungimiranza di un possibile investimento sul cartellino del bomber millennials di casa Palermo sarebbero stati oggetto di una conversazione cordiale tra Dario Mirri ed il patron della Lazio, Claudio Lotito, nel corso di un incontro a Roma risalente a diverse settimane fa.

L'ostacolo di fronte al quale si incaglia ogni interazione sul possibile trasferimento del calciatore è la sussistenza di una forbice troppo ampia tra le pretese del club rosanero e l'effettivo valore percepito dalle società di Serie A ad oggi interessante a compiere un'operazione, tecnica e finanziaria, ritenuta interessante in prospettiva, ma non certo impellente ed in cima alla scala delle priorità dal loro punto di vista. Il Palermo sembrerebbe restare attualmente rigido ed intransigente sulla propria posizione. Il novero delle pretendenti al cartellino di Lorenzo Lucca, guidato da Sassuolo ed Udinese con l'Empoli leggermente più defilato, scruta l'orizzonte, valuta piste alternative e si ancora in una statica posizione di attesa. Giochi di strategia e guerra di nervi, dinamiche scandite dal trascorrere dei giorni, classiche quanto insidiose in situazioni di questo tipo.

Improbabile che il dialogo si possa riaprire sulla base dei circa cinque milioni, senza l'inserimento di eventuali contropartite tecniche, richiesti attualmente dal Palermo. Nel caso in cui la società siciliana dovesse abbassare le pretese, plausibile ipotizzare il sorgere di una bozza di trattativa impiantata su una formula più articolata, con una base fissa vicina ai due milioni di euro implementata da una serie di bonus da riconoscere al club di viale del Fante in relazione al perseguimento di obiettivi individuali, presenze e reti realizzate, da parte dell'attaccante piemontese.

Al netto di professionalità, attaccamento e gratitudine nei confronti del club, Lucca scalpita comprensibilmente in attesa di conoscere il futuro e legittimare l'ambizione di testare le sue qualità in categoria superiore. L'auspicio è di trovare in tempi ragionevolmente brevi un punto di convergenza che soddisfi esigenze ed aspettative di tutte le parti in causa. La definizione dell'affare Lucca rappresenta un passaggio propedeutico fondamentale sotto il profilo economico e strategico in sede di calciomercato per la società rosanero, Il tesoretto ricavato dalla eventuale chiusura dell'operazione consentirebbe di pianificare ed ultimare le indispensabili operazioni in entrata nel reparto offensivo. Sulla scorta di errori, omissioni e vizi di tempestività che hanno pesantemente condizionato la preparazione estiva nella scorsa stagione, il direttore sportivo Renzo Castagnini ed il tecnico Giacomo Filippi contano di iniziare il ritiro di San Gregorio Magno con l'organico quasi al completo.

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