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Palermo, sei padrone del tuo destino: il sogno playoff adesso può diventare realtà

Palermo
Il Palermo alza gli occhi e vede i playoff nella propria strada. A novanta minuti dal termine del campionato di Serie B, la squadra di Corini è padrona del proprio destino.
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di Nicolò Cilluffo

Come il ciclista battistrada che vede l'ultima curva, come il corridore ad un passo dalla bandiera a scacchi. Nel gruppo di squadre ancora in corsa per un posto ai playoff, Venezia e Palermo hanno il vantaggio di essere padrone del proprio destino ad un solo giro di giostra dal termine della regular season. Settima la squadra di Vanoli con l'insidiosa trasferta di Parma nel proprio cammino, ottavi i rosanero che affronteranno al "Renzo Barbera" il Brescia ancora a caccia di un pass salvezza.

Un anno fa di questi tempi il Palermo batteva la VirtusEntella nei quarti di finale dei playoff di Serie C e iniziava ad intravedere la possibilità di ritornare in cadetteria a tre anni di distanza dal fallimento del club di viale del Fante. Questione di prospettive differenti, nient'altro. Perché nel calcio, così come nella vita, tutto dipende da con che occhio scegli di guardare le cose. Non era scontato avere la possibilità di trasformare un sogno in realtà in un campionato così equilibrato e pieno di insidie. Non era così ovvio ritrovarsi a battagliare per un posto ai playoff da squadra neopromossa. Eppure, il Palermo è lì. In una stagione complicata, a tratti vissuta in bianco e nero. Passi falsi, occasioni sprecate, qualche pareggio di troppo. Limiti strutturali, deficit caratteriali. Un cambio in panchina sul tasto start del campionato di Serie B, un progetto tecnico da rimodellare in pochi giorni.

Padroni del proprio destino. Sì, protagonisti assoluti di un finale ancora da scrivere. Come un regista a caccia di un epilogo per il suo film, come un poeta alla ricerca di una rima baciata. Il Palermo può ritagliarsi un'appendice romantica e regalare forti emozioni alla sua gente. "Un uomo ha un'anima e vive di sentimenti che rimangono. Poi ci sono delle responsabilità, sono un professionista del calcio e ho un obiettivo ben chiaro che è quello di far rendere al meglio la mia squadra. Siamo orgogliosi di essere ottavi e abbiamo la possibilità di poter fare i playoff. Mi sono assunto la responsabilità - spiega Corini a proposito dell'incrocio del destino con il suo Brescia - manca un pezzo e lo dobbiamo andare a chiudere stasera. Sapevo che Palermo avrebbe risposto riempiendo lo stadio, questo è uno stimolo straordinario che abbiamo meritato rimanendo dentro a un campionato complesso".

Un allenatore a tratti aspramente criticato nel corso di questa annata. Alcune scelte tattiche discutibili, altre decisioni tecniche opinabili. Quel che resta, però, sono i sentimenti. Indelebili, incisi sulla pelle. Un uomo che ha fatto la storia del club rosanero da calciatore e che adesso vuole spingere i suoi ragazzi oltre la siepe leopardiana. "Quando la palla rotola può succedere di tutto, la mentalità va costruita. L'obiettivo primario è vincere stasera per andare ai playoff. Questa squadra ha giocato la sua partita con tutti, sono curioso di capire cosa accadrà se riusciremo ad andare ai playoff perché anche contro squadre che stanno sopra in classifica abbiamo detto la nostra".

Il Palermo è lì, spinto dal calore di una piazza che sa infiammarsi e sognare in grande in occasioni come queste. Novanta minuti per incastonare l'ultimo pezzo. Una notte per completare il mosaico e scartare un nuovo puzzle, estremamente complicato da portare a compimento, ma al tempo stesso affascinante da avere fra le mani. Il Palermo è lì, a coltivare un sogno che adesso può finalmente diventare realtà.

 

 

 

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