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Palermo, Palumbo è già leader tecnico: pochi minuti per prendersi la scena
Di Giuseppe Donato
Archiviata la sosta nazionali, il Palermo ha esordito in trasferta in campionato, battendo 2-0 il Sudtirol allo stadio "Druso". La squadra guidata da Filippo Inzaghi ha offerto una buona prestazione con solidità difensiva, impegno, sacrificio e cinismo: caratteristiche fondamentali per battere gli altoaltesini, che, soprattutto in casa, si sono sempre mostrati ostici: non casualmente, prima di ieri, il numero delle sconfitte al "Druso" nel 2025 figurava a 0. L'assoluto protagonista del Palermo è stato Joel Pohjanpalo, con due reti e tante sportellate, decisive per far salire la squadra. Ma, non è passato inosservato il fondamentale contributo dato dai sostituti, nel corso del secondo tempo. In tal senso, uno tra questi si è contraddistinto maggiormente: Antonio Palumbo, che subentrato al 74' ha dato assaggi del suo repertorio, con accellerazioni, strappi, falli importanti conquistati e passaggi di qualità. Il contropiede che ha portato al 2-0 dei rosanero parte proprio da lui: cavalcata dalla propria trequarti, dribbling a Davì, ed altri metri per servire Pohjanpalo dalla fascia sinistra, che batte Adamonis con un destro chirurgico.
La sosta per le nazionali, sembrerebbe essere stata utile a Palumbo, che dopo aver raccolto 57 minuti nelle prime tre uscite stagionali, per via di un ritardo di condizione, dovuto al suo arrivo in Sicilia soltanto a fine ritiro estivo, nella sfida di ieri contro il Sudtirol ha fatto emergere per davvero le sue qualità: estro, esplosività, furia agonistica, elusività, velocità. Peculiarità che il campionato cadetto ha potuto ammirare negli ultimi 3 anni: 27 reti e 34 assist in 179 partite in B con la maglia del Modena. Score di assoluto rilievo, che giustifica in modo netto l'investimento compiuto dal Palermo nel mese di luglio: 1,50 milioni versati alla società emiliana.
Oltre ad essere un calciatore di assoluto spessore per le caratteristiche sopracitate, soprattutto per la Serie B, il classe 1996 si contraddistingue anche per la sua duttilità: nel corso della sua carriera ha ricoperto il ruolo di mediano, trequartista, esterno e ala di destra, ed esterno di sinistra. Filippo Inzaghi, nella sfida di ieri, ha cambiato il modulo in corso d'opera: da 3-4-2-1 è passato al 3-5-2, e Palumbo ha agito da centrocampista negli ultimi 15 minuti di gara, aiutando la difesa e pungendo in attacco. Per il Palermo, che dispone di solo 19 calciatori in rosa, la sua versatilità, è determinante, in vista di un campionato, che si preannuncia complicato con tanti impegni ravvicinati.
Il Palermo scenderà in campo venerdì al "Barbera", affrontando il Bari. In tal senso, da intendere, se Filippo Inzaghi deciderà di schierare Palumbo dal primo minuto, o se ricorrerà ad un'altra panchina. Ma una cosa è certa: l'allenatore ex Reggina ha molte frecce al suo arco, e il classe 1996 ne è sicuramente una di queste.
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