Il Palermo guidato da Alessio Dionisi si preannuncia una delle protagoniste assolute del prossimo campionato di Serie B. Sessione estiva di calciomercato fin qui di livello condotta dal direttore sportivo, Morgan De Sanctis, con una rosa già potenziata ma ancora da rifinire e completare prima della chiusura delle liste. L'incertezza legata al futuro del bomber Matteo Brunori è divenuta un vero e proprio tormentone che ha certamente tolto stabilità e serenità nel corso della preparazione estiva alla compagine rosanero, condizionando parzialmente anche le strategie di mercato della società relativamente al comparto offensivo. Rebus risolto positivamente con l'intervista rilasciata dall'italobrasiliano ai canali ufficiali del club di viale del Fante, che assurge ad una vera e propria garanzia di permanenza nel capoluogo siciliano anche nella stagione calcistica 2024-2025. Sulla spinosa questione si è espresso il presidente del Palermo FC, Dario Mirri, nel corso di un'intervista pubblicata sull'edizione odierna de "La Repubblica-Palermo".
RASSEGNA STAMPA
Palermo, Mirri: “Brunori è stato male e sente la maglia. In A ci andiamo insieme…”
"Brunori è un ragazzo di una straordinaria sensibilità. I suoi comportamenti sono dettati esattamente da quello che ha nel cuore. Fosse stato uno con qualche furbizia in più avrebbe detto altro. Ma lui è trasparente e lo apprezzo per questo. In questi due mesi è stato male e quello che avvertivamo era il frutto di questa sua enorme sensibilità. Ha detto qualcosa in un momento sbagliato. Non giudico se corretto o sbagliato. Quello era un momento di sofferenza per tutti. Lui si è esposto per eccesso di generosità. Sente la maglia molto più di tanti altri che si battono la mano sul petto. In quel momento pieno di rabbia ha detto qualcosa che è stata male interpretata. Rischiavamo di perdere una meravigliosa storia d’amore perché si è sentito non capito. Il caso è assolutamente chiuso. Lui è determinato a giocare in serie A e vuole andare in serie A con il Palermo. Ci andremo insieme perché è l’ambizione di tutti. Sognare di giocare in serie A a trent’anni non è una colpa. Brunori ci giocherà con il Palermo. Io unica espressione del territorio nell'attuale club? Con me ci sono gli “Amici rosanero”, tifosi che sono in assemblea e rappresentano la trasparenza del club. Per quanto mi riguarda, oggi sono molto più tifoso di prima. Sento il peso della responsabilità e sono pronto a morire per il Palermo. Mia moglie, quando mi sente dire queste cose, mi crede un pazzo, ma per me il Palermo non è una squadra di calcio, ma quello che lega tutti i palermitani nel mondo. Finché potrò il Palermo avrà quest’anima legata al territorio. Questa anima palermitana è stata voluta dal CFG. Non se la sono ritrovata. Il mio 5% della società resterà per sempre. Non sono solo, mi sento il rappresentante dei tifosi. Il Palermo è centrale nelle strategie della holding e lo dimostrano investimenti e obiettivi. Bahia e Palermo non sono paragonabili ad altre realtà e il CFG lo sa bene e lo dimostra con i fatti. Favorite per la A? Cremonese e Sassuolo sono davanti a tutti. Poi Palermo, Samp, Pisa, Brescia e Frosinone. Sarà una bella lotta".
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