Amore e passione viscerale per i colori rosanero che vanno ben oltre l'ambito manageriale ed imprenditoriale. Dario Mirri ha edificato con cuore, lungimiranza, coraggio ed oculatezza un piccolo capolavoro, rendendosi artefice, in origine con l'ausilio di Tony Di Piazza, della rinascita dell'universo calcio a Palermo e fondando un club ripartito dalla Serie D in una torrida estate del 2019 dopo il rovinoso fallimento della precedente proprietà. Radici, ali, appartenenza e vittorie in rapida successione, dalla passerella trionfale della compagine di Pergolizzi fino all'esaltante cavalcata della banda Baldini. Due promozioni in tre anni, un modello societario virtuoso, il ritorno in B e il prestigioso ingresso nella galassia City Football Group, che assicura un futuro roseo, solido ed ambizioso alla società di viale del Fante. Alla vigilia di una stagione chiave, in cui il club rosanero punta senza indugi alla promozione diretta in Serie A, il presidente del Palermo FC, Dario Mirri, ha concesso un'interessante intervista a "La Repubblica-Palermo".
RASSEGNA STAMPA
Palermo, Mirri: “Da Corini-Rinaudo a Dionisi-De Sanctis. Con CFG in A, i tempi…”
"Nel Palermo la parte tecnica è sicuramente scissa da quella operativa e del business e la parte tecnica fa riferimento ad allenatore e direttore sportivo. Professionisti come Corini e Rinaudo non sono in discussione, ma sono in discussione i risultati che non sono arrivati. Né il primo anno, dove comunque l’obiettivo minimo era la salvezza, né il secondo quando non siamo riusciti a superare il Venezia. Corini e Rinaudo avevano entrambi il contratto in scadenza e allora si è deciso di non rinnovarlo e di cercare nuove persone e nuove energie. De Sanctis e Dionisi sono due persone che ho avuto modo di conoscere e apprezzare. Dal punto di vista professionale parla il loro curriculum, ma quello che mi ha impressionato è la loro voglia di vincere a Palermo. Dionisi, nonostante quello che di buono ha già fatto in carriera, ha la grinta per crescere in un ambiente che fa calcio ai massimi livelli. Palermo è eccellenza assoluta e loro sono molto convinti della scelta fatta. L’obiettivo è migliorare la qualità delle prestazioni. Gli errori del passato devono servirci per migliorare. Non possiamo arrivare nuovamente sesti al termine della stagione regolare ma dobbiamo migliorare il nostro piazzamento. Il City Football Group è venuto a Palermo per portarlo in serie A. E sono sicuro che questo accadrà. C’è però la variabile tempo. Noi volevamo andarci subito, già il primo anno, ma non dipende solo da noi. Vogliono vincere tutti e noi lotteremo con gli altri. Guardando indietro nel tempo, negli anni ‘70 il Palermo è stato trent’anni senza andare in serie A. Io le posso dire con certezza che il CFG ci riporterà in A ma dobbiamo farlo con un progetto sostenibile".
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