serie b

Palermo-Livorno 1-1: Moreo illude i rosa, Raicevic li gela. Cuore e carattere non bastano per battere i toscani…

Un Palermo dai due volti non va oltre il pari contro il Livorno. Moreo firma il vantaggio culminando un buon avvio di gara ma Raicevic riequilibra le sorti del match complice una dormita di Rajkovic. Amaranto meglio nella ripresa, il forcing...

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Il Palermo inciampa sull'ostacolo Livorno e non va oltre il pari nonostante l'abissale gap in classifica tra le due formazioni. Divario numerico che non si è concretamente trasposto in termini prestazionali sul terreno di gioco in questo  freddo pomeriggio al "Barbera". I toscani hanno infatti dato notevole filo da torcere alla capolista del torneo, restando compatti, ordinati e coesi per gran parte del match, senza scomporsi oltremodo dopo lo svantaggio patito in apertura, stringendo i denti quando il Palermo ha spinto forte sull'acceleratore, riuscendo addirittura ad emergere sul piano della personalità e della  proposta offensiva in una ripresa in cui avrebbero anche potuto ribaltare il risultato. Determinazione e cattiveria agonistica, malizia ed esperienza, sprazzi di talento e qualità dalla trequarti in su. Questo il mix messo in campo da Breda che, grazie alla solidità del suo reparto difensivo ed alla vena di un ispirato Alessandro Diamanti, è riuscito a rendere la vita dura e ad imbrigliare il Palermo di Roberto Stellone.

La compagine rosanero ha giocato una prima frazione di buon livello, nel corso della quale avrebbe certamente potuto capitalizzare maggiormente volume di gioco ed occasioni create, al fine di imprimere un indirizzo chiaro alla gara. Chiudere avanti nel punteggio la prima frazione di gioco avrebbe innescato premesse tattiche ideali e profilato un secondo tempo in discesa.

Così non è stato, poiché dopo il vantaggio meritato, siglato da Moreo al culmine di uno splendido fraseggio tra Puscas e Falletti con relativa chirurgica imbucata dell'uruguaiano per l'ex Venezia, il Palermo  non è riuscito a chiudere i conti nonostante una supremazia netta sull'avversario in quel frangente di partita. Anzi, la squadra di Stellone ha pagato a caro prezzo l'unica leggerezza difensiva, con Raicevic che, imbeccato da una splendida parabola di Diamanti, ha bruciato Pomini sfruttando la marcatura svagata di Rajkovic. Una volta subito il pari, il Palermo ha ripreso con vigore ed intensità ad alimentare la sua azione offensiva, creando almeno altre tre nitide palle gol prima dell'intervallo. Purtroppo né Puscas né Moreo, così come Falletti, hanno avuto lucidità e cinismo ideali al momento di battere a rete.

La partenza rosanero era stata travolgente, squadra corta, elettrica aggressiva. Baricentro alto e circolazione della sfera fluida, Jajalo a dirigere il traffico, Haas a cucire con qualità ed attaccare lo spazio, Falletti a volteggiare con profitto tra le linee, Rispoli ed Aleesami a spingere sulle corsie, Moreo e Puscas a fornire soluzioni in verticale e profondità, muovendosi in modo sinergico e dialogando con profitto anche sullo stretto.

La trama che origina il vantaggio rosanero è tanto lineare quanto pregevole per rapidità di esecuzione e di pensiero: lo scarico di Puscas che chiude il triangolo a a Falletti, l'assist preciso dell'uruguaiano che premia il taglio a tempo di Moreo. Tutto molto bello.  Quindi, tante potenziali chance per il raddoppio vanificate da vizi di precipitazione e dosaggio, un paio di punizioni dal limite calciate in modo maldestro, le percussioni degli esterni mortificate da cross mal calibrati, Moreo e Puscas che, ben serviti nel cuore dell'area, non hanno trovato spazio e tempo di battere a rete. In mezzo il lampo amaranto, con l'assist telecomandato scoccato dal sapiente sinistro di Diamanti che sorprendeva Rajkovic e premiava l'istinto realizzativo di Raicevic.

La ripresa ha raccontato un'altra storia. Un Livorno più propositivo e manovriero è cresciuto gradualmente alla distanza, creando un paio di palle gol importanti, alzando il baricentro, prendendo in mano il pallino del gioco nella fase centrale della frazione, irretendo un Palermo il cui incedere si faceva progressivamente più farraginoso e confuso. Stellone ha provato come di consueto a dare una scossa ai suoi, interagendo sul piano strategico nel tentativo si sovvertire l'inerzia della gara. Il tecnico romano ha variato assetto in corsa, rinunciando ad un difensore, Szyminski, ed inserendo Trajkovski ridisegnando la squadra con l'ormai noto 4-2-4.

I successivi innesti di Murawski ed Embalo hanno restituito un minimo di nerbo e freschezza atletica ma, pur aumentando ritmo ed intensità nello scorcio finale del match, il Palermo non ha più trovato fluidità e linearità sufficienti nello sviluppo della manovra. Non riuscendo di fatto più a creare occasioni nitide per il sorpasso. Solo una splendida conclusione aerea di Moreo, sull'unico cross ben calibrato da Rispoli, ha fatto gridare al gol il pubblico di fede rosa con Mazzoni che si è superato distendendosi in tuffo sul palo lontano. Ben più frequenti le puntate dei toscani verso la porta di Pomini, con l'esperto portiere dei siciliani che ha sfoderato due prodezze che hanno letteralmente salvato il risultato.

Con il Livorno ben coeso a copertura della sua metà campo, il Palermo non ha più mostrato lucidità e brillantezza in sede di costruzione, stentando non poco ad innescare i suoi terminali offensivi, provati e ben più statici col trascorrere dei minuti, ben francobollati dai diretti marcatori. Trajkovski e Falletti, pur spendendosi con encomiabile dedizione, non hanno trovato ispirazione e giocata decisiva tra le linee. I tentativi dalla media distanza, prima Jajalo quindi Rispoli, non hanno trovato lo specchio della porta.

Il pari è da ritenersi un risultato sostanzialmente giusto. La squadra di Stellone, reduce da una settimana complicata sul piano mentale, figlia del fisiologico trambusto mediatico legata all'ormai prossima cessione del club, non è riuscita a portare a casa l'intera posta in palio, frenando leggermente la sua corsa verso la promozione. Il pari contro il Livorno non smorza tuttavia il sorriso dalle parti di Viale del Fante. Il Palermo resta,  saldamente e con pieno merito, in testa alla classifica del torneo cadetto.