PALERMO

Palermo, l’enigma Broh: esubero o risorsa a centrocampo? Modulo e scenari futuri

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Di ritorno al Sassuolo, club proprietario del cartellino del calciatore, Broh sceglie il Palermo nell 'estate del 2020,  accettando di scendere di categoria dopo due anni disputati in Serie B. In Sicilia si mette subito a disposizione del tecnico Roberto Boscaglia, ricoprendo tutti i ruoli del centrocampo, come già fatto a Cosenza. Utilizzato talvolta da interno nel 4-2-3-1 marchio di fabbrica dell'ex tecnico del Trapani, in altre circostanze il classe 1997 è stato utilizzato anche da trequartista centrale nel cuore del tridente. Boscaglia l'ha proposto in alcune circiostanze da intermedio nell'ambito di un 4-3-3 schierato per parte della sua gestione. Buona tecnica, ma passo eccessivamente cadenzato, la stagione dell'ex Parma si dissolve tra le pieghe di prestazioni ordinarie e scolastiche, prive dell'auspicata intensità e spoglie di acuti calcisticamente di rilievo. Complice il retaggio psicofisico figlio del Covid-19, Broh faticherà non poco a trovare ritmo e condizione fisica ideale per rendere al meglio.

Anche nel corso dell'era Filippi, contraddistinta dal passaggio al 3-4-2-1, Broh subentra spesso da interno a gara in corso, senza mai lasciare particolarmente il segno. La sensazione lasciata in dote dalle porzioni di match disputate dall'ex Cosenza è quella di un calciatore dotato di un buon potenziale, in possesso di visione di gioco e apprezzabile tecnica individuale, ma ancora alla ricerca di una dimensione tattica ideale a mettere in risalto le sue peculiarità. La scarsa continuità di impiego non ha aiutato Broh ad acquisire intensità, brillantezza e padronanza in seno agli auotmatismi collettivi. Allo stato attuale il roster di centrocampo in casa rosanero è composto da profili sinergici, complementari e di assoluto livello per la categoria, il futuro di Broh sembra oggettivamente lontano dal capoluogo siciliano. Tuttavia, l'ex Cosenza è ancora a tutti gli effetti un tesserato del club di Viale del Fante e l'arrivo in rosa di Dall'Oglio apre l'orizzonte a nuove frontiere tattiche per la compagine rosanero. Il 3-4-2-1 di partenza, in virtù della duttilità del classe 1992 ex Brescia e Catania, potrebbe all'occorrenza essere agevolmente declinabile in un più denso 3-5-2. Qualora Filippi dovesse optare per l'utilizzo di una linea di centrocampo a tre, in relazione a contingenze e tipologia di avversario, il profilo di Jeremie Broh risulterebbe un'opzione utile nella fisiologica turnazione del reparto.

 

 

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