Nel pezzo si racconta un Palermo che arriva alla trasferta di Empoli con la volontà di dare continuità alla brillante vittoria contro la Carrarese, un successo che secondo Filippo Inzaghi potrebbe aver rappresentato una svolta soprattutto dal punto di vista mentale. Il tecnico insiste molto sul concetto di crescita collettiva e sul bisogno di «creare un’anima», ribadendo che la squadra non deve farsi condizionare da visioni troppo a lungo termine: l’obiettivo è procedere passo dopo passo, evitando pressioni inutili. Inzaghi invita anche a smettere di parlare di “partita della svolta”, perché — come spiega lui stesso — ogni volta che si carica un incontro di significati eccessivi «gli altri ridono di noi». Per l’allenatore la maturità passa attraverso una gestione diversa delle aspettative e attraverso un gruppo che capisca la responsabilità di indossare questa maglia, senza farsi distrarre da voci di mercato.
Rassegna Stampa
Palermo, GDS: “Inzaghi: «Possiamo fare il bis, ma basta parlare di crocevia»”
Il quadro degli indisponibili non è ideale come sembrava in settimana: il tecnico conferma che Gyasi non sarà rischiato nonostante si sia allenato col gruppo, mentre Gomes rientra tra i convocati. Restano invece fuori Avella, Bardi e Giovane, tra influenza e affaticamenti vari. Situazione particolare quella di Vasic, ancora alle prese con un fastidio alla spalla ma comunque disponibile: Inzaghi sottolinea che la sua gestione deve essere un esempio, ricordando come in estate abbia insistito per trattenerlo e come voglia trasformare i fischi ricevuti in applausi. La scelta sul suo impiego dall’inizio o a gara in corso verrà presa solo nel pre-partita.
L’allenatore guarda all’Empoli con grande rispetto, consapevole della crescita degli ultimi turni e del fatto che gli azzurri arrivano da tre vittorie senza subire gol. Pur riconoscendo la forza dell’avversario, Inzaghi ribadisce che anche il Palermo viene da una prestazione convincente e che la squadra ha «voglia di ripetere una grande gara». Non nega la differenza di rendimento tra partite interne ed esterne — con numeri molto diversi tra Barbera e trasferte — ma ritiene che ciò non debba pesare: si andrà al Castellani con l’intenzione di imporre la propria partita. Il tecnico ricorda inoltre come, a suo giudizio, le tre retrocesse — fra cui l’Empoli — partano sempre favorite, citando anche Monza e Venezia tra le formazioni con più qualità. Loda il lavoro di Dionisi, definito «una garanzia», e riconosce che i toscani hanno giovani forti e un ambiente ideale per farli crescere.
Nel finale, l’articolo evidenzia come una vittoria ad Empoli potrebbe aprire scenari importanti per la stagione del Palermo: un risultato così pesante darebbe peso alle certezze ritrovate e alimenterebbe la rincorsa in classifica. La trasferta resta piena di insidie, ma — come viene sottolineato — gli strumenti per puntare ai tre punti ci sono tutti.
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