PRIMO TEMPO - Palermo intenzionato a spiccare il volo e capitalizzare al meglio il turno casalingo. Cosenza reduce dalla vittoria sfiorata, con tanto di recriminazioni, sul Pescara capolista e voglioso di cogliere un risultato prestigioso al "Renzo Barbera".
serie b
Palermo-Cosenza 2-1: Puscas all’ultimo respiro, cuore e carattere per continuare a volare…
Stellone continua a perseguire la strategia, fin qui proficua e vincente, del turnover che ha fruttato ben dieci punti in quattro partite.
Brignoli torna tra i pali, Bellusci, Struna e Rajkovic a comporre il terzetto difensivo, Salvi ed Aleesami esterni alti, Trajkovski tra le linee a supporto del tandem offensivo Nestorovski-Moreo. Il modulo prescelto dal tecnico rosanero per l'occasione è il 3-4-1-2.
Murawski rimedia un cartellino giallo all'ottavo minuto: ingenua la formazione di Stellone a farsi trovare lunga e disarticolata sugli sviluppi di un corner a favore costringendo il polacco ad un fallo plateale per interrompere la ripartenza calabrese. L'avvio della compagine rosanero è un po' troppo svagato: Struna va in slalom da ultimo uomo perdendo un pallone sanguinoso: Mungo serve un assist perfetto al liberissimo Maniero che grazia Brignoli calciando a lato da due passi.
Il primo squillo rosa lo regala la premiata ditta Aleesami-Moreo: cross del novergese ed incornata in sospensione del numero nove rosa che non trova la porta.
L'approccio mentale degli uomini di Stellone risulta deficitario: lo sviluppo della manovra è piuttosto basico e macchinoso, il ritmo nella circolazione della sfera eccessivamente blando, la squadra si muove poco senza palla e stenta a trovare soluzioni di passaggio che possano scalfire il dispositivo difensivo del Cosenza.
L'unica conclusione degna di nota in casa Palermo la sforna Trajkovski su palla inattiva: il destro a giro del macedone sfiora il palo alla destra di Saracco.
Un destraccio di Bellusci dai trenta metri è l'emblema del frangente di confusione e frustrazione iniziale in casa rosanero.
Braglia è costretto al minuto trentotto a rinunciare a Mungo per problemi fisici: lo rileva Varone.
Uno dei primi tempi più soporiferi della stagione visti al "Barbera"si chiude senza acuti a reti bianche.
SECONDO TEMPO - All' alba della ripresa il Palermo reiesce per la prima volta a distendersi in verticale sull'asse Jajalo- Nestorovski-Moreo: l'ex Venezia attacca bene la profondità, raccoglie l'assist del macedone, ma mastica troppo il destro. Una mischia in area di rigore calabrese sortisce un destro di Nestorovski che si perde a lato senza impensierire saracco.
La prima grande chance in casa Palermo la spreca proprio il bomber macedone: l'uno-due Aleesami-Jajalo-Aleesami ispira l'assist del norvegese per il numero trenta rosanero: Nestorovski, solo nel cuore dell'area, alza incredibilmente la mira.
Poco dopo, il Cosenza risponde con un destro insidioso di Tutino che sfila leggermente largo alla sinistra di Brignoli. Il Palermo prova ad implementare ritmo ed intensità, la compagine di Stellone alza il baricentro e scala le marce, producendosi in un forcing insistito nel tentativo di sbloccare la gara. Braglia cerca nuova linfa richiamando in panchina Maniero e lanciando Baclet.
I calabresi si rendono pericolosi con un destro di Dermaku dal limite che sorvola non di molto la traversa.
Stellone rompe gli indugi ed interagisce dalla panchina: dentro Falletti per Bellusci e Palermo schierato con una sorta di 4-2-3-1 che a tratti si dipana in un 4-2-4.
Baclet attacca bene la profondità e crea un brivido a Brignoli: il suo sinistro è secco ma centrale e l'estremo difensore rosa para a terra senza patemi.
Stellone punta sulla freschezza e la fisicità di Puscas per aumentare il peso offensivo nei sedici metri: l'attaccante rumeno rileva Moreo.
La partita si accende producendosi in un fulmineo botta e risposta: prima Salvi trova il vantaggio incornando in completa solitudine su corner di Falletti, quindi, un minuto dopo, Baclet sigla il pari completamente dimenticato nel cuore dell'area rosanero.
Haas per Murawski in casa Palermo, Di Piazza per Tutino tra i calabresi, queste le ultime mosse dei due tecnici.
Trajkovski ispira bene Puscas in verticale ma il sinistro potente del rumeno scheggia l'incrocio dei pali a portiere battuto. Il Palermo spinge forte alla ricerca del nuovo vantaggio e chiude i calabresi nella propria area.
La compagine di Stellone cinge d'assedio l'avversario e crea due palle gol clamorose nel giro di un'inezia: prima Trajkovski semina il panico in area avversaria e sforna un assist su cui Nestorovski non arriva per un soffio, quindi una splendida combinazione Falletti-Jajalo scatena il destro violento dell'uruguaiano che sfiora la traversa.
Il premio alla caparbietà ed al coraggio del Palermo giunge proprio al novantesimo: trama fitta e ragionata che sfocia nella transizione di Haas per Aleesami, imbucata illuminante del norvegese per Nestorovski che scavalca Saracco e trova l'incornata vincente di Puscas. Il finale scorre senza troppi brividi ed all'insegna del nervosismo: il Cosenza cerca disperatamente di riacciuffare il risultato in extremis ma non riesce a creare apprensioni reali a Brignoli.
Anzi, è una percussione poderosa di Falletti a campo aperto a costringere Idda al fallo da ultimo uomo con conseguente espulsione che spegne definitivamente le velleità della formazione di Braglia.
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