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Palermo, cda infuocato: Di Piazza prova a ricucire, Mirri fredda lo zio d’America

Mirri ha respinto la richiesta di Di Piazza di tornare a fare il vice presidente

Mediagol8

Di Piazza e Mirri, volano gli stracci.

Poco più di un’ora di assemblea, terminata poco dopo le 18.00. Nel mezzo il chiarimento di fuoco tra i soci del Palermo Calcio.

Secondo indiscrezioni di Mediagol.it l'imprenditore italo-americano, detentore del 40% delle quote del Palermo, in collegamento video da New York, dopo aver spiegato le ragioni delle recenti prese di posizione, avrebbe provato la strada della diplomazia durante il consiglio di amministrazione, facendo un passo indietro e dando la propria disponibilità a tornare vicepresidente.

Negativa la risposta dei Mirri che non hanno accolto la proposta del socio dimissionario.

Questo - in sintesi - l’argomento più atteso della giornata, per capire anche verso quale direzione volgerà il futuro del Palermo.

Lo scorso 26 maggio, infatti, lo stesso Di Piazza nel corso del Cda aveva rassegnato le proprie dimissioni dalla carica di vicepresidente rosanero, già anticipate circa dieci giorni prima ai soci di maggioranza.

Durante l’odierna assemblea svoltasi nel tardo pomeriggio di martedì 9 giugno, però, a sorpresa è arrivato il tentativo di ricucire da parte dell'ex vicepresidente. Oltre agli avvocati delle parti, erano presenti allo studio legale Mazzarella di Via Caltanissetta 1 a Palermo, Dario e Daniele Mirri, Rinaldo Sagramola, Carlo Amenta (coordinatore associazione AmiciRosanero), Fabrizio Giambona (presidente AmiciRosanero) e Tony Di Piazza che durante l’assemblea ha chiesto al collegio sindacale presieduto da Michele Battaglia se avesse già proceduto ad acquisire la documentazione delle dimissioni. Il collegio sindacale ha confermato che le operazioni di acquisizione per la ratifica erano già cominciate.

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