serie c

Palermo, cda infuocato: Di Piazza prova a ricucire, Mirri fredda lo zio d’America

Mediagol8

In apertura di assemblea, il presidente Mirri ha evidenziato la delibera del 12 settembre 2019 del cda del Palermo (Mirri, Di Piazza e Sagramola) con cui regolavano il rapporto con i media e l’utilizzo dei social. Mirri parlando di Di Piazza ha sottolineato la distanza con Di Piazza nell’utilizzo dei social: “Di Piazza - ha detto durante l’assemblea - si è fatto un po’ prendere la mano e ha avuto un approccio più padronale che manageriale. Evidentemente la generosità nei confronti del vice presidente Di Piazza è stata male interpretata, perché nonostante tutti gli accordi Di Piazza ha continuato con una serie di esternazioni che non erano consentite”.

Per quanto riguarda l’immissione di fondi, Mirri ha ricordato che durante il consiglio del 26 maggio è stata depositata istanza di revisione del budget per via del Covid 19 su richiesta di Di Piazza. Oltre a questa istanza per rivedere il budget, il socio di minoranza ha votato contro il premio promozione di 250 mila euro. Su questo punto ha insistito Mirri, facendo notare come la proposta diffusa sui social qualche giorno dopo da Di Piazza, in cui affermava di aver chiesto di versare l’intero capitale sociale andava in contrasto con le posizioni di chiusura registrate su budget e premi di qualche giorno prima. Lo stesso presidente rosanero ha poi sottolineato come tali esternazioni fossero destabilizzanti e tale richiesta di versamento era inutile se fatta all'interno di una società non operativa come Hera Hora (detiene solo l'SSD Palermo). Mirri spiega inoltre che lui stesso e Damir hanno già versato il loro 60% dei 6,8 milioni stabiliti per affrontare la prossima stagione, mentre Di Piazza non lo ha ancora fatto.

Da parte sua Di Piazza ha replicato chiarendo che non voleva diminuire l’investimento e che avrebbe parlato con Daniele Mirri con cui avrebbe concordato di discutere la possibilità di contenere ulteriormente i costi e, a detta dell'imprenditore italo-americano, Daniele Mirri avrebbe anche affermato di non poter spendere più di quanto stavano già impiegando. Di Piazza, con una relazione, ha anche puntualizzato la questione relativa al ritiro delle sue dimissioni dalla carica di vicepresidente, come gesto di pacificazione, ma che non è stato accolto dal resto dei soci.

Successivamente l'imprenditore nativo di San Giuseppe Jato ha definito alcune situazioni "incresciose" nei suoi confronti, ribadendo di aver partecipato alla rinascita del Palermo per 'atto d'amore'. Per quanto concerne gli accordi preliminari (relativi a questa estate), Di Piazza ha lamentato di non esser stato coinvolto nelle scelte strategiche e rivendicato il criterio dell'unanimità per le decisioni più importanti. Lo stesso italo-americano, però, sostiene che tali accordi nel momento della firma dell'intesa per entrare in società con Mirri siano cambiati (ma lui firma ugualmente, ndr). Su tali questioni le parti avrebbero anche discusso in una riunione a Milano.

Di Piazza ha poi evidenziato ed elencato gli episodi 'incresciosi' nei suoi confronti.

1) In occasione della partita delle vecchie glorie aveva chiesto 14 biglietti, ma dalla società avrebbero detto di pagarli; quando in realtà, a detta dell'italo-americano, il club avrebbe fornito diversi tagliandi omaggio.

2) La stessa sera Mirri ha dichiarato su Di Piazza "che si farà il suo ruolo di socio di minoranza", per Di Piazza tale esternazione sarebbe stata finalizzata a marginalizzarlo.

3) In occasione della presentazione della squadra al sindaco a Palazzo delle Aquile, Di Piazza avrebbe chiesto di rimandarla, ma non ha ricevuto nessuna risposta e non ha potuto prender parte all'evento nemmeno Paparesta.

4) Alcune dichiarazioni di Sagramola lo avrebbero messo in ridicolo: dalla definizione "americanate" alla questione legata alla paternità della scoperta di Felici.

5) Di Piazza ha poi aggiunto che non ha contattato nessun calciatore nel corso della stagione, se non il capitano Mario Alberto Santana, mentre Sagramola era in vacanza in Sud America, per chiedere come andasse la situazione.

6) L'ex vicepresidente rosanero, infine, lamenta di aver partecipato ai consigli senza avere le informazioni necessarie e che il collegio sindacale è stato nominato a sua insaputa.

La risposta di Dario Mirri arriva subito dopo, iniziando dalla questione legata ai biglietti omaggio. Il presidente rosanero ha dichiarato che i tagliandi omaggio sono stati esclusivamente destinati alle autorità, come previsto dal protocollo.

Di Piazza ha chiesto una verifica ed è emerso che nel corso della stagione l'imprenditore italo-americano ha ricevuto più biglietti omaggio rispetto al presidente Dario Mirri.

Lo stesso numero uno del club di viale del Fante ha poi detto la sua in merito alle mancate informazioni in possesso di Di Piazza, asserendo che Paparesta era a conoscenza di tutti i dettagli, "aveva tutto nel suo ufficio". A novembre, prosegue Mirri, sono state proposte all'immobiliarista di San Giuseppe Jato diverse deleghe (internazionalizzazione brand e altro) ma Di Piazza ha rifiutato.

Mirri ha anche nuovamente ricordato la questione relativa all'immissione di fondi in Hera Hora, destinati all'SSD Palermo, ribadendo che lui e la Damir hanno versato le somme, mentre Di Piazza non ancora. L'imprenditore italo-americano ha prontamente ribattuto affermando che entro il 12 del corrente mese verserà la sua parte.

All'ordine del giorno anche i rilievi di Di Piazza sull'operato di Sagramola, ma questo punto verrà discusso nel prossimo cda.

Infine, Mirri ha confermato che costruiranno una squadra in grado di lottare per le posizioni di vertice nel campionato di Serie C, con l'ambizione di esser promossi in B.

È attesa per domani la relazione della società sulla riunione del cda dove saranno riepilogati in modo completo i punti trattati oggi.

tutte le notizie di