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Palermo: Ballardini, ricordi i tre dissidenti alla Lazio? Rigoni-Maresca-Daprelà come Ledesma-Pandev-De Silvestri

Palermo: Ballardini, ricordi i tre dissidenti alla Lazio? Rigoni-Maresca-Daprelà come Ledesma-Pandev-De Silvestri

I tre dissidenti alla Lazio, i tre esclusi al Palermo. Ballardini ritrova i 'ribelli'

Mediagol40

Nel 2009 erano un regista, un terzino e un attaccante. Nel 2015 ancora un regista, ancora un terzino e un mediano. A distanza di sei anni Davide Ballardini avrà nuovamente per le mani un caso spinoso (qui i dettagli del provvedimento della società rosanero). Alla Lazio i famosi dissidenti erano Ledesma, Lorenzo De Silvestri e Goran Pandev: tre "ribelli" (come lì definì il patron biancoceleste) che - sempre citando Lotito - avevano "fatto una scelta, quella di non condividere il percorso intrapreso dalla squadra e dalla società". Differenze ma anche analogie tra l'attualità e il passato. Anche in quella circostanza il club precisò che in tre giocatori non erano fuori dalla rosa, bensì fuori dal progetto, spiegando che era falso e strumentale affermare il contrario e dire che se non giocavano non era per volere dell'allenatore, che - oggi come allora - è Davide Ballardini (oggi Ballardini ci scherza su). Lotito aggiunse che i tre non avevano stimoli di vincere per la Lazio e che "un giocatore non è solo un dipendente della società ma anche un patrimonio. E quando esce pubblicamente, senza che nessuno lo autorizzi, dicendo che vuole andare via, crea un danno patrimoniale alla società" (nella fattispecie si riferiva a Goran Pandev).

Quando si cambiò guida tecnica (a febbraio venne esonerato Ballardini e fu chiamato in causa Edy Reja), Ledesma e De Silvestri vennero reintegrati, mentre Pandev passò all'Inter riuscendo anche a far accertare al Tribunale il mobbing posto in essere dalla società di Lotito.

Scenari che non avranno gli stessi medesimi risvolti a Palermo. I casi relativi a Rigoni, Maresca e Daprelà non hanno nulla a che vedere con ciò che accadde a Goran Pandev. Ma il dato di fatto è l'esclusione e la già promessione cessione nella prossima finestra di mercato dei tre rosanero. Ancora una volta, Ballardini dovrà fare a meno di alcune sue pedine fatte fuori non da squalifiche o infortuni, ma dalle scelte societarie.